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Roma- Lo abbiamo scovato. ITA 73, il velista virtuale italiano vincitore della seconda tappa del Volvo Ocean Race Game, ha un nome. Si tratta di Alessandro Salvagnini, è romano e ha 38 anni. Al vincitore del viaggio premio a Sanya, sede della terza tappa del giro del mondo, abbiamo fatto alcune domande per capitre come si fa a vincere in un gioco che sta facendo perdere il sonno a migliaia di appassionanti (163.669 giocatori a oggi in tutto il mondo).

Queste le sue risposte e vediamo chi di voi riuscirà a batterlo già dalla prossima tappa, che partirà il 14 gennaio da Abu Dhabi per Sanya (Hainan, Cina).

Alessandro Salvagnini, re dei velisti virtuali al Volvo Ocean Race Game

FVN Come ti sei organizzato per giocare? Ogni quanto controlli la barca?
Alessandro Salvagnini Per ottenere dei buoni risultati durante la regata ci vuole tempo e dedizione, studiare le mappe meteo e cercare di trovare le rotte migliori da seguire. Insomma usare la testa e non limitarsi a seguire i primi di turno come fanno in tanti. Detto questo, controllo la barca principalmente durante i cambi di vento ogni 12 hrs per modificare l’assetto e ricalcolare la rotta da seguire. Durante la giornata (o nottata, se proprio necessario com’è stato per gli ultimi giorni di regata) mi collego in base alla complessità del meteo dell’area attraversata per fare modifiche di rotta, virate, strambate o cambi di vela.

FVN Hai persone che ti aiutano? Che dispositivi usi (Mac, PC, iPhone, iPad, Android…)
AS No, faccio tutto da solo. Utilizzo principalmente PC e, se sono fuori, smarthphone Android. In ogni caso è impensabile fare bene solo tramite smarthphone.

FVN Qual’è il tuo curriculum velico reale?
AS Purtroppo attualmente non possiedo una barca e per ora mi devo limitare solo alle regate virtuali!

FVN Quale strategia hai impostato per la seconda tappa?
AS Le rotte migliori da seguire le vedi man mano che la regata procede, da come evolvono le condizioni meteo e di quanto ci si può fare affidamento, però la scelta di base, che poi si è rivelata assolutamente la vincente, è stata quella di risalire lungo la costa del Madagascar, puntando direttamente l’area a sud-ovest della boa 3 in cui il vento era sempre presente: un vento sostenuto e costante da WNW. In questo modo anche se si è più lenti rispetto alla rotta percorsa dalla maggior parte delle barche che sono andate a cercare (e trovare) vento più a est, il numero di miglia da percorrere è stato notevolmente minore.

La risalita verso l’equatore si è rivelata quindi lenta ed è stata necessario tenere una VMG la più alta possibile per non venirne penalizzati. Tant’è che a quel punto molte barche che avevano deciso di seguire la mia stessa rotta hanno poggiato a NE per guadagnare velocità e unirsi al gruppone di barche in risalita da sud. Io ho deciso di rimanere sempre molto più alto e a ovest di tutti. Superata direi bene l’area delle calme equatoriali, il vento da WNW a cui tanto avevo mirato ha fatto il suo e con il Code 0 e Genoa sono riuscito a girare la boa 3 come leader, superando il grosso delle barche che risaliva bolinando da S.
Dalla boa 3 in poi il percorso è stato grosso modo obbligato in una sorta di “corridoio” di vento in cui ho spinto tantissimo e cercato di incrementare il mio vantaggio, arrivato fino a 25 nm, consolidando quindi la mia leadership ma sempre in pieno controllo dei miei diretti agguerritissimi avversari.
Negli ultimi 2 giorni, lungo la costa degli Emirati Arabi e poche decine di miglia dal traguardo, un leggero e persistente vento di prua ha complicato molto le cose, ha fatto riavvicinare i miei inseguitori fino a 5 nm e ho dovuto fare del vero match race per marcarli e non farmi passare. Peccato per questo perché con un po’ più di vento sarei giunto ad Abu Dhabi molto prima e con un vantaggio ben superiore, oltre a non farmi passare le ultime due notti completamente in bianco…

FVN Hai partecipato ad altre regate virtuali?
AS Ho partecipato a quasi tutte le tappe della precedente edizione della Volvo Ocean race Game, e ogni tanto ho partecipato alle regate su virtualregatta ad esempio Julius Verne e Route du Rhum, dove sono giunto 53°.

FVN Come giudichi il Volvo Ocean Race Game? Che corredo di vele hai acquistato?
AS Il nuovo simulatore rappresenta un grosso passo avanti rispetto alla passata edizione di qualche anno fa: ha una simulazione/gestione del vento di gran lunga più realistica rispetto ai “quadratoni” di vento del vecchio sistema, e anche le vele ora hanno un comportamento più realistico e le cui prestazioni cambiano in relazione all’intensità del vento. Insomma un grosso passo avanti che rende l’esperienza simulativa ancora più vicina alla regata VOR reale che si svolge in parallelo.
Ho acquistato il kit di vele Pro-sails, fondamentali se ambisci a stare entro i primi 2/3000 posti, oltre alle funzioni di Auto-angle, Auto-sail e i waypoint per cercare di rendere la barca il più autonoma possibile una volta scelta la strategia da seguire.

FVN Come ti eri piazzato nella prima tappa?
AS 213°

FVN Hai un team per cui tifi nella VOR?
Per motivi di lavoro sono legato agli Emirati Arabi, per cui ho simpatia per Abu Dhabi Ocean Racing Team.

www.volvooceanracegame.com/

 

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