Pulau We, Indonesia- Giornata forse decisiva per la prima parte della terza tappa Malè-Sanya alla Volvo Ocean Race. Venti leggeri per oggi potrebbero rimescolare una flotta che, ormai da tre giorni, naviga in uno speed test in bolina, un po’ larga e un po’ stretta a seconda dei momenti, verso Pulau We, ingresso dello Stretto di Malacca. Alle 11 di oggi erano ancora 460 le miglia da percorrere, poco meno di sempre in bolina. Telefonica ha scelto di posizionarsi più a nord di tutti e potrebbe riuscire a raggiungere la parte nord di Sumatra senza ulteriori virate (ne ha fatta già una due giorni fa, “pensando” a medio termine).

Puma è circa 20 miglia più a sud e 12 miglia avanti agli spagnoli, che sembrerebbero comunque ben posizionati per l’approccio finale a Pulau We. Camper, secondo a 3 miglia, ha un po’ di sopravvento su Puma, mentre Groupama, terzo a 6,1 miglia sta praticamente seguendo la rotta di Ken Read.
Abu Dhabi e Sanya sono i più a sud della flotta. ADOR è quinto a 19,9 miglia mentre Sanya è sesto a 25 miglia.

Ken Read, Puma: “E’ piacevole vedere il nostro nome in cima alla classifica. Al momento stiamo cercando di districarci fra i temporali, che sono dappertutto e credo che ci sentiremmo un po’ più tranquilli se non avessimo davanti a noi un posto come lo stretto di Malacca. Sfortunatamente tutto quello che stiamo facendo è ok, bellissimo, non siamo certo lenti in queste condizioni, ma anche le altre barche sono veloci e ci saranno altri stop and start fino alla fine. Odio fare sempre il pessimista, ma lo stretto provocherà il solito scompiglio e ci porterà su e giù parecchie volte.”
Andrew Cape, navigatore di Telefonica: “Eravamo dietro, ma ciò non ha influenzato la nostra decisione” ha detto “Sarebbe stata una opzione difficile da prendere se non fossimo stati dietro, se sei in testa non butti certo via miglia come abbiamo fatto noi andando a nord, 10 miglia perse. Era la cosa giusta da fare, le previsioni meteo erano orrribili. L’opportunità all’inizio ci ha causato qualche problema, ma ora a due giorni di distanza sta pagando. Potrebbe anche aver convinto altri a non fare la stessa scelta, ma noi eravamo consci che avrebbe dato buoni frutti e quindi ora siamo felici.”
Yann Riou, Groupama Mediaman: “In coperta fa caldo, maglietta e short e anche se il sole picchia duro quando è alto, il caldo è mitigato dal vento apparente. Ma dentro la barca la temperatura è alta. L’aria circola a fatica e l’acqua è a 27 gradi quindi è come avere un riscaldamento sotto la chiglia…”.
Franck Cammas: “Tutto bene, siamo nel gruppo giusto, stasera il vento sarà molto variabile e disturbato, ma fa piacere essere fra i leader. Ci piacerebbe essere più avanti, ma restare in contatto ci va bene. Adesso credo che la posizione di Telefónica sia eccellente, sono riusciti a creare un grande delta, specialmente in confronto a CAMPER, il che è sorprendente. Nelle prossime ore incominceranno a incassare.”
Egregio Tognozzi,
sarebbe bello se potessi pubblicare una cartina con la posizione delle barche (come ogni tanto fai) in modo da capire dove diavolo si trovano.
Ah, se avessi studiato la geografia a scuola…
Mare delle Andamane, tra Sri Lanka e Sumatra, tra poco entrano nei mari di Sandokan