Milano- Giovanni Soldini ha presentato oggi a Milano la sua campagna oceanica di tentativi di record dell’Atlantico. Il primo è la navigazione da Cadice a San Salvador (Bahamas) a bordo del VOR 70 Maserati, completamente rinnovato.
A bordo, insieme allo skipper Soldini, vi saranno il tedesco Boris Herrmann (navigatore), l’americano Brad Van Liew (watch leader), lo spagnolo David Vera (watch leader), Gabriele Olivo (trimmer), Guido Broggi (boat captain), Corrado Rossignoli (primo prodiere) e Marco Spertini (secondo prodiere). Ricordiamo che Olivo ha partecipato alla Volvo Ocean Race 2008-2009 come mediaman su Telefonica Blue. David Vera è un velista con Olimpiadi e VOR nel curriculum, gli altri sono tutti uomini di ottimo livello tecnico e con notevoli esperienze in vari settori tra cui quello appunto oceanico.
Il record Cadice-San Salvador, lungo 3.884 miglia, è monitorato dal World Sailing Speed Record Council, l’organismo internazionale che certifica i migliori tempi di percorrenza sulle rotte storiche dei clipper. In passato il record è stato effettuato solo da maxitrimarani, per cui Maserati tecnicamente non migliorerà alcun record ma stabilirà il primo tempo di referenza su quella rotta.

Tutte le navigazioni di Maserati potranno essere seguite quasi in diretta attraverso il nuovo sito www.maserati.soldini.it
La sfida è supportata da Maserati, partner principale che dà il nome alla barca, dalla banca svizzera BSI (Gruppo Generali) e dalle stesse Generali in qualità di co-sponsor.
Fornitori ufficiali della sfida sono Vodafone Italia, che si occupa della fornitura dei servizi di telecomunicazione e della realizzazione del sito web ufficiale, Murphy&Nye, il brand d’abbigliamento velico che vestirà l’intero Team di Maserati, Bulgari, come Official Time Keeper e Boero Bartolomeo S.p.A., che fornisce smalti e vernici per lo scafo.
A bordo di Maserati anche Eataly, fornitore della cambusa a bordo, Beta Utensili, fornitore di tutti gli utensili professionali, Corderia Lancelin, fornitore di cime e cavi speciali, FPT Industrial, assistenza motori, Jeppesen che fornisce la cartografia, B&G Navico che offre assistenza per gli strumenti, il Cantiere Picchiotti di La Spezia, base di Maserati a terra e l’Autorità portuale di La Spezia, base di Maserati in acqua.
Ci auguriamo che questa campagna atlantica fornisca al gruppo di Soldini la necessaria visibilità per poter trovare il budget necessario per prendere parte alla prossima Volvo Ocean Race, obiettivo irrinunciabile per una vela italiana che voglia pensare in grande. I record in se stessi, a parte quello New York-Lizard Point (di difficile conquista), non hanno un valore tecnico riconosciuto dalla comunità velica internazionale. Possono essere, però, uno strumento per puntare a lungo termine alla campagna Volvo e, con tale auspicio, li seguiremo.
E Pietro D’Alì? Uno dei migliori velisti/navigatori italiani rimane fuori da questo progetto?
Battere record che non esistono, soldi buttati al vento.
L’unico vero record da battere in nord atlantico non lo battera’ mai con Maserati.
Caro Enrico,
purtroppo concordiamo con lei e lo abbiamo scritto. Vediamo questa campagna unicamente come un modo per trovare visibilità in vista di una concreta partecipazione alla Volvo Ocean Race 2014-2015. In questo senso, ci auguriamo che riesca a funzionare.
Michele, perché dici che i record non hanno un valore tecnico riconosciuto dalla comunità internazionale?
A me sembra il contrario? Vedi tutti i record che si fanno con qualsiasi tipo di barca, fatti dai migliori navigatiori al mondo.
Non voglio polemizazare ma mi interesserebbe che spiegassi meglio il tuo punto di vista, perché come recordman mi interessa molto.. e se dici cosi ci saranno sicuramente delle valide ragioni.
Un saluto a tutti i lettori
Ciao Vittorio,
non abbiamo scritto che tutti i record non hanno valore internazionale, ma che tra i tre che Maserati tenterà di migliorare, ve ne sono due (Cadice-San Salvador e quello da Miami a NY) che non hanno un valore significativo, semplicemente perché non esiste al momento un tempo da battere. Il terzo, quello dell’Atlantico da New York a Lizard Point, è invece ambito e di notevole tradizione e difficoltà. Altri tipi di record, tra cui quello dell’Atlantico in solitaria su un cat, a cui tu hai preso parte, hanno un valore tecnico ben preciso riconosciuto dall’ISAF.
In sostanza, vediamo questa campagna di Maserati come funzionale a un obiettivo finale che dovrebbe essere necessariamente la Volvo Ocean Race del 2014-2015. Ovvero come necessaria ricerca di visibilità per trovare poi i budget futuri… un “giusto primo passo” in sostanza. E come noi la vede molta parte dell’ambiente velico internazionale e nazionale, che non vedrebbe l’ora di sostenere una sfida concreta italiana al giro del mondo.
Se la campagna attuale fosse fine a se stessa, avrebbe un valore unicamente per l’eventuale riuscita del record New York-Lizard Point. Sulla rotta Cadice-San Salvador e su quella Miami-New York non esistono tempi di riferimento per monoscafi in equipaggio. I record di quelle tratte, riconosciuti dal WSSRC dell’ISAF, appartengono infatti a multiscafi (Groupama 3) o a monoscafi in solitario.
Solo dopo che Maserati e Giovanni avranno stabilito il tempo di percorrenza per un monoscafo in equipaggio si potrà parlare tecnicamente di record da battere.
Sulla tratta da New York a Lizard Point, l’ambito record dell’Atlantico, il record per un monoscafo in equipaggio è quello di Mari Cha IV del 2003 in 6g 17h 52m 39s. Un tempo difficile da superare ma che potrebbe anche essere alla portata di un Volvo 70 come Maserati, con l’opportuna finestra meteo.
Ciò che vogliamo dire è che tale campagna ha un senso per riportare l’Italia in oceano con la prossima Volvo Ocean Race. Siamo stati a lungo ad Alicante per la partenza di questa edizione, è la mancata partecipazione italiana si è sentita. Il budget non era sufficiente e il momento economico è difficilissimo, da noi più che da altre nazioni, ma ci piacerebbe che tutto questo fosse un primo passo per provarci di nuovo in vista della prossima. Fare esperienza su un Volvo 70 in Atlantico non può che far bene e non a caso Soldini ha con sé gente che la Volvo l’ha fatta (Vera e Olivo) oltre a ottimi marinai con altre sperienze oceaniche.
Tutto qui, I record vanno benissimo quando c’è un tempo da battere, per cui siamo convinti che quando Maserati affronterà il tentativo da NY a Lizard Point ci sarà molto seguito e che tutto questo possa essere per Soldini un ottimo palcoscenico per trovare i budget necessari alla campagna successiva.
Un caro saluto
Per tutti gli interessati la lista completa dei record riconosciuti dall’ISAF è al link:
http://www.sailspeedrecords.com/wssrc-ratified-passage-records.html
Grazie della risposta.
preciso che il mi scorso Dakar Guadalupa era anche quello un tempo di riferimento perche in solitario no ci aveva provato nessuno. Bisogna dire però che con lo stesso tipo di barca si e in due,. Infatti quella sarà la mia sfida . E ho voluto fare lo stesso percosrso per fare esperienza su quella tratta.
La sfida è sempre la stessa ma ci vuole più espoerienza ancora e maggiore messa apunto e voglio farla quewat volta su di un vero recors esitente. Spero di farcela l’anno prossimo a provare il Canarie Guadalupa sempre in solitario e fare meglio dei 14 giorni e rotti del record esistente. L’anno dopo riproverò, sempre che trovi sponsor il dakar Guadalupa ma in doppio e spero di avere una compagna di eccezione.
Il punto,è che come nel caso di GIovanni qui si girano aziende dalla mattina alla sera e si collezionano quintalate di due di picche. Io poi cerco 150.000 euro, per dare come l’altra volta quasi 3 milioni di ritorno calcolato. 150.000 euro sono il costo din una festa aziendale. di un giro in brasile con i venditori, di uno striscione due settimane in una via di milano.
siccome qui oramai sono 3 anni che non si batte chiodo e ci abbiamo provato in tutte le salse.
E vero c’e la recessione ecc, ma anche negli altri paesi e come ved maserati, la recessione c’é per tutti ma non per il lusso che invece aumenta, aumentando i ricchi.
Manca però la volontà dei manager perche c’è ancora poca cultura per queste imprese e poi bisogna dire che, fino a ieri, o si giocava sporco o si stava a casa. E infatti siamo stati a casa per tanti anni e ne abbiamo fatte, da sempre,un decimo di quelle che avremmo potuto fare.
Spero che Giovanni riesca ad arrivare alla Volvo e spero che questi record lo portino a questo risultato. ma so che anche solo farli sra gia di per se sgtessa “una bella storia” e infondo a quelli a cui piace navigare in un certo modo è questo che importa, prendere delle onde in faccia sulle barche più veloci al mondo…..poi il resto si vedrà.
Io non vado,sono un navigatore solitario, solo in regata, al massimo in due, ma dipende da chi. E tra l’altro, l’anno prossimo, potrei avere un record da fare…….o 5 mesi in Amazzonia e Brasile in famiglia? Tra una corso di scuola vela e l’altro. Boooh!
Comunque vada sarà “una bella storia”.
In culo alla balena Giovanni e amici.
Vittorio