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Madeira-Parte il 28 gennaio da Porto Santo (Madeira) la seconda tappa della Transquadra. La transatalantica per over 40 (nel senso dell’età dei velisti impegnati), in doppio o in solitario, è una delle regate emergenti di maggior successo nel settore dell’oceano. Sono ben 99 le barche iscritte che faranno rotta sulla Martinica. Tra queste ben 3 equipaggi italiani, tutti su Sun Fast 3200: Scheggia di Nino Merola con Andrea Caracci, secondo nella prima tappa da Barcellona a Porto Santo, Mima di Andrea Gancia, nono, e Cymba di Isidoro Santachecca, tredicesimo.

Proprio Nino Merola, velista romano di 57 anni, è stato l’autore di un ampio servizio che spiega come un normale velista non professionista possa affrontare una transatlantica impegnativa come questa. La preparazione di uomini e barca è spiegata nei dettagli su FareVela di febbraio:

L'apertura dell'ampio servizio dedicato alla Transquadra su FareVela di febbraio

 

Da Nino Merola, armatore di Scheggia, riceviamo questo preview della tappa direttamente da Porto Santo.

Nino Merola e Andrea Caracci di Scheggia all'arrivo della prima tappa Barcellona-Madeira

“Ci siamo, la Transquadra, la più importante regata transatlantica in equipaggio ridotto, per non professionisti over 40 è ai blocchi di partenza. Sabato, infatti, ben 99 barche, di cui 30 solitari e il resto in coppia, prenderanno il largo sabato dall’isola di Porto Santo (Madeira) alla volta della Martinica per ben 2.600 miglia di traversata sotto Aliseo alla ricerca di potenti surfate e di momenti di gloria.
Le barche, molto simili tra loro e in modalità oceano, riunite nel nuovo marina di quinta do lorde, che riempiono quasi per intero, sono uno spettacolo. Belle, colorate, ma soprattutto preparate e agguerrite. Il livello dei partecipanti, siano essi della Bretagna (la maggioranza) o mediterranei è molto alto e le barche, in conseguenza, molto ben preparate. Presenti equipaggi di Svizzera, Inghilterra, Spagna ed Italia, oltre ovviamente ai francesi. Tra di essi, nomi noti della vela oceanica del passato, ma anche soggetti che da non molto hanno lasciato le scene delle più impegnative e famose regate.

La barca ormeggiata accanto a Scheggia, ha a bordo Alain Gabbay, uno che di Whitbread ne ha fatte due e che in Francia è un mito. Vi sono poi due fratelli che erano equipaggio fisso di Tabarly o il direttore commerciale della Jeanneau che corre in solitario. Tanto per citarne alcuni. In generale, comunque, si tratta di veri amatori, anche se di livello e preparazione decisamente superiore e di età media avanzata (diciamo sui 50).

La meteo, per il momento è buona. Aliseo costante, anche se non impegnativo in termini di intensità e possibilità, quindi, di andare subito forte e abbastanza in rotta. Vedremo le evoluzioni nei prossimi giorni, ma sembrerebbe che grandi stravolgimenti non dovrebbero venire.
Gli italiani sono 3, oltre a Scheggia con Caracci e me, altri due Sun Fast con Andrea Gancia e Massimo Rufini (MiMa) e Cymba di Isidoro Santececca con Francesco Piva. Si parte dai tempi accumulati nella prima tappa, ma questa dell’Atlantico è una tappa a sé e sarà bella ed emozionante di suo, indipendentemente dal risultato. 14 giorni di surf e di portanti, con spi potenti sempre a riva, giorno e notte, sono un regalo che ci si deve fare una volta nella vita.

Scheggia è pronta e messa a punto, anche con innovazioni dell’ultima ora. Il momento è prossimo, l’adrenalina sale e la voglia di andare cresce. Toccherà tirare da subito, perché qui sconti non ne fanno. Ma, siamo coscienti e pronti. Vedremo. Seguite su Farervelanet o con il tracking sul sito della regata, e speriamo che la bandiera italiana continui a sventolare alta anche questa volta”. (Nino Merola)

www.transquadra.com

2 COMMENTS

  1. Sarebbe bello se FV facesse una panoramica delle regate lunghe Italiane e internazionali per non professionisti. Noi abbiamo fatto per anni la Roma x 2 e continueremo a farla ma sarebbe bello anche fare altro.

    • Caro Sergio, abbiamo dedicato un dossier all’argomento nella primavera del 2010 e torneremo a parlarne anche quest’anno. un saluto

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