Sanya, Cina- Se tre indizi fanno una prova… allora Telefonica è ormai la barca da battere per la Volvo Ocean Race 2011-2012. Alle 4:58 di oggi l’equipaggio di Iker Martinez ha tagliato il traguardo a Sanya vincendo la seconda parte della terza tappa del giro del mondo. Telefonica è anche la prima barca da Steinlager 2 di Sir Peter Blake (1989-90) a vincere le prime tre tappe del giro del mondo. Telefonica ha impiegato 12 giorni, 19 ore, 58 minuti e 21 secondi dalle Maldive a Sanya attraverso alcuni dei mari più pericolosi del pianeta. Telefonica sale così a 95 punti, sempre più leader nella classifica generale.

Al secondo posto, alle 6:45, Groupama di Franck Cammas, che conferma la sua rapida crescita tecnica e ottiene un altro risultato che rafforza la sua posizione in classifica generale, ora terzo con 71 punti. Terzo di tappa è Camper di Chris Nicholson, arrivato ad Hainan alle 8:28, che sale a 80 punti.
Il video:

Telefonica, Groupama e Camper: sono questi i tre Volvo 70 più costanti di questa prima parte di Volvo Ocean Race. Veloci, affidabili (gli unici ad aver finito tutte e tre le tappe), determinati come uomini e leader. Due (Telefonica e Groupama) sono progetti di Juan Kouyoumdjian, Camper è dello Studio Botin.
Il video dell’arrivo (in spagnolo):

“E’ stata la tappa più pericolosa che abbia mai corso in vita mia” ha detto Iker Martinez “Sono molto orgoglioso del modo in cui si è comportato il mio equipaggio. La chiave della tappa è stata quella di restare sempre lì, non lasciar mai la flotta e lottare ogni miglio, non prendere nessuna opzione rischiosa e, come sempre, credo, navigare la barca al cento per cento”.
Xabi Fernández: “Entrare per primi nello stretto di Malacca e uscire primi è stato complicato, e la risalita di bolina degli ultimi quattro o cinque giorni non è stata facile, in effetti più complicata di quanto pensassimo”.
L’esperto navigatore australiano Andrew Cape, ha spiegato che la tappa è stata particolarmente dura. “A dire la verità non ho mai creduto che potessimo vincere questa tappa, avevo molti dubbi perché c’erano molte trappole lungo il percorso, dove le cose avrebbero potuto andare storte, ma sono felice e sollevato che sia andato tutto bene. Mentalmente e tatticamente è stata dura, fisicamente non quanto una tappa nei mari del sud, ma mentalmente è stata difficile, una delle peggiori che abbia mai fatto”.

La forza di Telefonica si è manifestata sin dall’approccio allo Stretto di Malacca, dove grazie a una scelta settentrionale gli spagnoli sono giunti per primi, e poi in una capacità effettiva di portare la barca sempre al massimo, lotanndo appunto con Groupama fianco a fianco nello Stretto, comprese difese sopravvento/sottovento da match race, e poi controllare prima e allungare poi nella lunga bolina finale nel Mar Cinese Meridionale. Lo si era già visto nelle prime due tappe: Iker Martinez, Xabi fernandez, Jordi Calafat, Pepe Ribes e tutti gli altri sono capaci di esprimere tecnicamente il massimo dal loro Volvo 70. La barca è assai affidabile, con uno shore team guidato da Horacio Carabelli (vincitore con Torben Greal su Ericsson 3 della scorsa edizione della Volvo) che la cura in ogni suo dettaglio al meglio. Su Telefonica c’è molta esperienza specifica, visto che (insieme a Camper) l’equipaggio vanta il maggior numero di partecipazioni al giro del mondo (il navigatore Andrew Cape ne ha fatte già 4), e molto talento (tre ori olimpici a bordo) confermando l’assioma che i migliori velisti danno il meglio su qualunque barca sia loro affidata. In più, Telefonica ha saputo gestire al meglio anche le avarie, recuperando dopo la rottura del punto di mura del Code Zero nella prima giornata dopo la partenza dalle Maldive. Enhorabuena chicos…



Franck Cammas, Groupama: “Credo abbiamo fatto un buon lavoro nelle prime due tappe, senza vederne i risultati, mentre ora i risultati sono evidenti. Di certo la fiducia è alta a bordo di Groupama 4 adesso. Gli ultimi giorni sono stati molto duri per l’equipaggio, ci sono state moltissime manovre, nelle ultime 24 ore abbiamo virato qualcosa come 25 volte e il mare mosso ha aggiunto difficoltà. Non è stato facile, ma il risultato è questo secondo posto.”

Puma ha concluso al quarto posto, a poco più di 4 ore da Telefonica. Quinto Abu Dhabi a 7h e 10m. Sanya, sesto, è atteso per domattina.
Chris Nicholson, Camper: “Speravamo di poter fare meglio di terzi, ma è una regata difficile e ci scontriamo contro i migliori velisti del mondo. Siamo usciti da Singapore in quinta posizione e abbiamo recupero, va bene, è una cosa positiva. Tuttavia c’è ancora molto da fare per capire come fare a vincere delle tappe. In alcuni momenti siamo in grado di mantenere il passo degli altri, ma in altri siamo deludenti, lo fanno tutti, tutti i team, forse io ne sono più cosciente. Dobbiamo continuare a lavorare…”.
Chi inizia a preoccuparsi seriamete è Ken Read, skipper di Puma, che manca il risultato che cercava: “Credo che tutto il mondo sappia che il momento cruciale è stato quando abbiamo deciso di andare a est, nell’ultima parte. Non ha funzionato e mi prendo tutte le responsabilità della scelta, alla fine è stata una mia decisione e devo continuare a potermi guardare allo specchio. Devo sedermi a pensare come gestire meglio queste situazioni, non sto prendendo le distanze, ma devo calcolare meglio i rischi. In ogni caso abbiamo perso solo una posizione quindi prendo questo fatto e continuo a lottare”.
Jules Salter, navigatore di Abu Dhabi: “Abbiamo bisogno di migliorare le prestazioni della barca per renderla più competitiva. Per il resto si è trattato di una tappa lineare. Dobbiamo trovare il modo di tirar fuori il potenziale di velocità, quindi c’è ancora lavoro da fare. Si può sempre fare meglio, la tattica, le manovre, tutto. Al momento non siamo abbastanza forti”.
La classifica dopo tre tappe diventa quindi:
Telefonica 95
Camper 80
Groupama 71
Puma 48
Abu Dhabi 39
Sanya 15