San Francisco, Stati Uniti- E’ arrivato il momento decisivo per l’organizzazione logistica della 34 America’s Cup nell’estate 2013 a San Francisco. Come si ricorderà poco più di un anno fa la Bay City e il gruppo organizzatore, fecente capo alla Oracle di Larry Ellison, avevano raggiunto un accordo in base al quale Ellison si impegnava a investire 55 milioni di dollari per il rifacimento di una parte (al momento abbastanza dimessa) del waterfront di San Francisco per renderlo in grado di ospitare l’evento. In cambio il gruppo organizzatore acquisiva i diritti a lungo termine di sfruttamento immobiliare di quelle aree. Adesso siamo a una nuova fase. E’ di due giorni fa, martedì 7 febbraio, l’invio di un documento di 263 con tutti i dettagli dell’accordo da parte dell’attuale sindaco di SF Ed Lee al Board of Supervisors della città, ovvero il collegio dei revisori contabili. Tale documento costituisce, se approvato, l’ultimo passo formale per l’organizzazione della 34AC a San Francisco.

Ne parla diffusamente l’edizione on line del San Francisco Chronicle, in un articolo a firma John Cotè che riporta, tra l’altro, anche la dichiarazione della portavoce della città per le faccende legate all’AC, Jane Sullivan, che ha detto: “Questo è un momento decisivo. I lavori infrastrutturali devono iniziare per poter disputare le regate secondo il programma”. La faccenda non è semplice visto che nella Bay Area non sono mancate le voci che, dopo la probabile conferma di 4 soli team in grado di regatare con gli AC72 (il defender Oracle Racing, più gli sfidanti Artemis, Luna Rossa ed Emirates Team New Zealand), ritengono che l’evento non garantisca un sufficiente ritorno economico. Non solo, la vera partita pare che si svolga proprio sulla faccenda degli sfruttamenti immobiliari garantiti a Larry Ellison. In particolare vi sarebbe, secondo quanto riferisce il Chronicle, un ampio dibattito sull’utilizzo del Pier 29. Entro le prossime tre settimane è atteso il pronunciamento del Board sui dettagli dell’accordo.
