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San Francisco, Stati Uniti- Che i grandi e potenti AC72 siano un oggetto ancora misterioso è opinione comune degli addetti ai lavori. I quattro team maggiori che sono già impegnati nella costruzione delle piattaforme e nella progettazione delle ali non nascondono che l’impresa non è facile e che le potenzialità di questi velocissimi mezzi sono ancora tutte da verificare, proprio perché si tratta di una formula nata appena un anno e mezzo fa e mai messa alla prova in acqua. C’è molta attesa, quindi, per i primi vari che i quattro grandi (Oracle, Artemis, Luna Rossa ed Emirates Team New Zealand) inizieranno a partire dal primo luglio, data prescitta del Protocollo della 34AC.

Sulla complessità degli AC72 arriva il commento autorevole di Iain Murray, CEO di AC Race Management, che li descrive così:

“Sicuramente queste barche sembrano destinate a essere le più difficili da portare mai costruite. Non è che i compiti a bordo siano diversi dal solito, è la velocità a cui tutto accade e i carichi generati che renderanno tutto complicato.

Ci sono alcune ruoli dell’equipaggio che saranno concentrati unicamente sulla potenza fisica, e altri che avranno a che fare più che altro con le capacità mentali. La massima attenzione nella selezione dell’equipaggio richiederà potenza, peso e resistenza e non c’è alcuna ragione perché una donna non possa svolgere diversi ruoli a bordo di tali barche. Ma alla fine non ci sarà riposo,  cosa che richiederà tassi di sforzo cardiaco notevoli tra l’equipaggio dato che molti dovranno svolgere i loro compiti esattamente nell’intervallo di tempo prestabilito. Credo che la gente ne è stata davvero colpita.

Sugli AC72 lo sforzo fisico richiesto ai velisti sarà al limite, ancor più che sui già duri AC45 (nella foto). Da qui la ricerca dei migliori velisti provenienti dalle classi olimpiche, che abbinano preparazione fisica a doto tecniche. Foto Martin Raget/ACEA

L’altro aspetto dei 72 è l’ala, che sarà la più complessa mai costruita. Ci sono molte parti mobili e ora cher i vari team le stanno progettando, vi sono sul tavolo diverse idee su forme che possano consentire piccoli guadagni. Allo stesso modo stanno scoprendo anche come la progettazione e la costruzione di questi apparati possa essere semplice o complecata da come la si approccia…

In questa AC, portando queste barche nella Baia di San Francisco, con tutto quel vento, su percorsi così corti e con tutte quelle manovre, la priorità sarà quella di navigare sul campo di regata al 99 per cento. La concreta realizzazione di ciò al momento sta nel fatto che queste barche saranno molto difficili da portare, probabilmente ancora più difficili di quanto si era ipotizzato in un primo momento, e mantenere l’insieme il più semplice possibile potrebbe essere prudente visto che, semplicemente, non vi sarà il tempo per un intervento umano in caso di complicazioni e controlli ulteriori…”

Se lo dice lui che ne sarà il direttore di regata… Insomma, ne vedremo delle belle.

 

Velamercato

Per quanto riguarda il “vela mercato”, è di oggi la notizia che Team Korea, che aveva perso Chris Draper passato a Luna Rossa, ha ingaggiato per la stagione AC45 il campione del mondo di 49er Nathan Outteridge (AUS) e il campione europeo e iridato Finn Giles Scott (GBR). Ciò non fa che confermare come sui nuovi cat dell’America’s Cup possano salire solo i velisti atleticaente e tecnicamente più preparati al mondo.

www.americascup.com

4 COMMENTS

  1. Come avevo previsto è la consapevolezza da parte di tutti che il mostro farà penare non poco e che con 30 nodi di vento e mare relativo, l’adrenalina sia a bordo che sui gommoni giuria e partenza sarà spaventosa.

  2. credo che la caratteristica principale di tali barche sia la “ripresa” cioè la capacità di accelerare istantaneamente ponendo all’equipaggio problemi di stabilità e controllo dei movimenti. Mi ricordsa moltissimo il comportamento di un cat classe A con vento rafficato. Forse chi vuole andare bene con gli AC 72 dovrebbe allenarsi con i classe A….:)

    • Ciao Luigi,
      e infatti lo fanno già… Spithill, Ashby, lo stesso Kostecki (che proprio non è un ragazzino) regatano già sui Classe A.

      ciao

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