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Punta del Este, Uruguay- Erano le 10:54UTC di domenica mattina quando Marco Nannini e Hugo Ramòn hanno concluso la terza massacrante tappa della Global Ocean Race. Il loro tempo nella tratta da Wellington a Punta del Este è stato di 35g 8h 54m 20s, per un secondo posto di tappa dietro al vincitore Cessna Citation che sa tanto di consacrazione per le capacità marinaresche e la determinazione di Marco Nannini nella disciplina della vela oceanica. Financial Crisis precede di 500 miglia il terzo, Phesheya Racing, e ottiene uno splendido secondo posto nella tappa più dura, che è costata il ritiro a due dei favoriti, dopo il terzo nella prima frazione Palma di Maiorca-Cape Town e il quarto nella Cape Town-Wellington.

Hugo Ramòn e Marco Nannini (a destra) all'arrivo in Uruguay

“Questa era la tappa più difficile di tutta la regata”, dice Marco Nannini, “e il mio obiettivo numero uno era quello di arrivare in sicurezza, cosa che si è dimostrata giustissima dato che proprio i due equipaggi più esperti con le barche meglio preparate sono stati costretti al ritiro. Per me la soddisfazione è indescrivibile sia sul piano sportivo sia umano: il giro del mondo è una maratona, non uno sprint, ed essere sul secondo gradino del podio dopo Capo Horn supera di gran lunga ogni mia aspettativa, ringrazio tutti coloro che continuano a seguirmi ed a sostenermi”.

L'Akilaria di Marco Nannini e Hugo Ramòn all'arrivo a Punta del Este

Financial Crisis è ora anche secondo nella classifica generale del giro del mondo per i Class 40. Un risultato importantissimo per la vela italiana, merito di un ragazzo torinese di madre slovacca, con una formazione nautica inglese e una speciale capacità di comunicare, oltre che un curriculum oceanico che inizia a diventare interessante. Un ragazzo su cui investire.

Questo il diario di Marco Nannini subito dopo l’arrivo in Uruguay:

“Ce l’abbiamo fatta, dopo 35 giorni in mare eccoci finalmente a Punta del
Este, Uruguay. Abbiamo navigato in violente burrasce, ci siamo spinti
nelle profondità dell’Oceano del Sud con solo gli Albatross a tenerci
compagnia, abbiamo stretto i denti dalla tensione attraverso invisibili
iceberg, abbiamo lottato contro i gelidi venti dell’Antartica, abbiamo
doppiato il piu’ temuto dei capi al mondo, sfiorato le scogliere innevate
della Terra del Fuoco, abbiamo ammirato spettacolari albe e tramonti,
abbiamo annusato i profumi di terra al largo dell’Argentina ed
attraversato il fangoso estuario del fiume Plata, ma soprattutto abbiamo
tenuto in vita il sogno, siamo un passo più vicini a realizzare il sogno
di fare il giro del mondo a vela: e che risultato, secondi a Punta e ora
anche secondi nella classifica generale a punti.

Siamo appena arrivati, ora è tempo di ridere, gioire, celebrare, saltare
in giro…

Grazie a tutti per l’incoraggiamento e supporto, senza il vostro aiuto non
sarei arrivato fino a queste terre, grazie per tutte le donazioni che sono
arrivate tramite paypal da www.marconannini.com/it/aiutaci grazie per aver
tenuto in vita questo sogno”. (Marco Nannini)

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