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Roma- Torniamo sul Velista dell’Anno – Intermatica, il premio organizzato da Acciari Consulting assegnato ieri sera a Lorenzo “Rufo” Bressani per un approfondimento con una nostra intervista al velista triestino. Ricordiamo che Bressani aveva già vinto nel 2001, ma che il premio di quest’anno assume un sapore diverso, anche perché segue due candidature al velista dell’anno ISAF Rolex.

Farevelanet Complimenti Rufo, ce l’ha fatta, un premio negli ultimi anni a lungo inseguito.

Lorenzo Bressani Sì, sono molto contento anche perché non me l’aspettavo quest’anno, pensavo che Francesco Bruni, che aveva fatto molto bene al circuito mondiale match race, avesse più chance di me. L’anno scorso (quando vinse Andrea Mura, Ndr) c’ero rimasto un po’ male e il premio di quest’anno mi fa davvero felice. Ero stato candidato tante volte e quest’anno credevo che Bruni avesse qualche carta in più. L’Europeo Star di Diego Negri è un altro grande risultato ma forse in quella classe conta di più il Mondiale, anche se devo ammettere di non conoscere bene la Star.

 

Bressani con il premio Velista dell'Anno Intermatica

FVN Per chi avrebbe votato quindi?

LB Come ho già detto avrei votato per Francesco Bruni, dopo di me ovviamente…

 

FVN Lei era stato candidato più volte a questo premio e ha ricevuto due nomination per il Rolex World Sailor of the Year. Pensa che possa anche essere stato un premio “alla carriera”?

LB Beh, in un certo senso sì, potrebbe anche essere, perché i miei successi sul Melges 24 con tre mondiali vinti, il titolo con il Melges 32 e quelli passati con il J24 sono rimasti come punti importanti del mio curriculum. Voglio anche dire che questo organizzato da Acciari Consulting è il premio più importante che si assegna nella vela italiana. Non lo dico perché l’ho vinto, ma questa è la percezione che abbiamo noi velisti.

 

FVN A proposito di Star, le confessiamo che pensando a lei ci sarebbe piaciuto vederla un po’ di più sulle classi olimpiche. Ci pensa mai?

LB Sì, devo dire che in un certo senso mi manca “la laurea”, ma devo dire che il mio problema è sempre stato il fisico. Con 72 kg potevo fare solo 470 o Star, ma anche quella adesso è cambiata molto, con un approccio fisico enorme, timoniere e prodiere sono ragazzi di uno e novanta per 95 kg che cinghiano come matti. Forse il 49er, ma richiede una specializzazione tale che mi avrebbe impedito altri programmi.

 

FVN A proposito, le piace la vela contemporanea ormai tutta dedicata al VMG, ai gennaker e alla velocità?

LB Certo, un’evoluzione che condivido. Viste ora le poppe con i vecchi spinnaker sono molto noiose. Le boline sono sempre quelle ma in poppa si viaggia molto meglio e c’è più spettacolo. Il credo è “alti e veloci” e va bene così. Mi è capitato di recente di tornare sul Farr 40, che era un po’ il monotipo top del settore, e in bolina va bene, ma in poppa quasi ci si addormenta…

 

FVN A questo punto la domanda sull’evoluzione della Coppa è d’obbligo… e degli AC72 cosa pensa?

LB Personalmente credo sia una bella idea nel momento sbagliato. Alla fine, in un momento economicamente difficile come questo, Oracle ha aumentato i budget configurando un mezzo altamente tecnologico e costoso. Intendiamoci, in sé gli AC45 e gli AC72 sono spettacolari e i velisti di altissimo livello, ma non basta andare veloci per fare spettacolo. Se una andrà a 30 nodi e l’altro a 25 non ci sarà partita e tutto finirà appena dopo la partenza. Si fa sempre il paragone con la Formula 1 e in effetti anche lì, con cambi di gomme e soluzioni varie, Bernie Ecclestone cerca di far divertire la gente con i sorpassi. Si può andare anche a 300 all’ora ma se non succede niente poi ci si addormenta… Ecco questo rischio ci potrebbe essere.

 

FVN Parliamo dei suoi programmi 2012.

LB Oltre ai monotipi con il Melges 32 e Melges 20 ci sarà il nuovo 72 piedi Stig di Rombelli. Con il Melges 32 ho iniziato questo programma americano con Samba Pa Ti e un armatore storico della vela mondiale come è John Kilroy, uno che sa molto di vela e che è esigente. Di solito siamo noi ad arrabbiarci con gli armatori al timone, con lui succede a volte il contrario. E’ molto determinato e quando si arriva secondi a terra ci sono i musi lunghi. E poi a bordo si parla inglese stretto, cosa che serve in carriera.

 

FVN I dettagli del 72 piedi?

LB Il progetto è di Vrolijk e la barca andrà in acqua ai primi di luglio per regatare nella classe Minimaxi, che è diventata ormai un punto di riferimento degli armatori più ambiziosi tanto che tutte le barche migliori, Ran, Alegre… ne fanno parte. Esordiremo alla Copa del Rey e poi faremo anche la Rolex Middle Sea Race. Io sarò lo skipper e Giorgio Tortarolo sarà il project manager. Poi ci sono Silvio Arrivabene, Alessio Razeto per il programma vele. Avremo bisogno anche di ragazzoni ai grinder perché lì di bottoni non ce ne sono.

 

FVN Bene, grazie e complimenti ancora.

 

 

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