Velas, Sao Jorge, Azzorre- Che le Azzorre siano un crocevia dell’Atlantico lo si intuisce subito dagli innumerevoli murales disseminati nel Marina de Horta, sull’isola di Faial, cosmopolita centro dei navigatori atlantici. Chiunque passa da qui deve disegnarne uno, pena malasorte. Anche senza entrare nel celeberrimo Peter’s Bar Sport, icona dei velisti di tutto il mondo, basta dare un’occhiata alle barche in banchina per capire che Horta, dotata di un porto quasi naturale, è il vero centro di queste nove verdissime isole portoghesi disseminate in mezzo all’Atlantico, a una settimana di vela da Lisbona. Ed è proprio qui a Horta che ci siamo imbarcati sul Dufour 375 Grand Large per questo reportage, che pubblicheremo su FareVela di maggio. Con noi Joao e Pedro di Sailazores, unica compagnia che alle Azzorre offre un programma di bareboat.

Oggi la traversata ci ha visto navigare per 30 miglia da Horta a Velas, grazioso porticciolo sull’isola di Sao Jorge, una delle cinque (le altre sono Faial, Pico, Terceira e Graciosa) che compongono il gruppo centrale delle Açores. Una bella bolina, con i quasi 2.400 metri della cima ancora innevata del vulcano di Pico sulla dritta e l’Oceano sulla sinistra.

Il vento tra i 15 e i 22 nodi, con un po’ di corrente contraria dovuta alla marea montante, impone una mano di terzaroli ma filiamo bene, tra i 6,5 e i 7 nodi fino ad arrivare al piccolo ma accogliente Marina di Velas. Da segnalare come le Azzorre siano il regno del Wi-Fi, neanche fossimo nella Silicon Valley. Sia a Horta sia qui dove pernottiamo il servizio è gratuito e ben funzionante. Ma la connessione globale non impedisce di godere l’insularità assoluta di questi lidi visto che le bellezze locali abbondano. Queste verdissime isole spiccano da un Atlantico profondissimo (il canale tra Faial e Sao Jorge arriva a 1.200 metri di profondità), quasi a sembrare un’Austria o Svizzera alpestre in mezzo all’Oceano. Ma sono portoghesi fino nel profondo dei vulcani che le formarono. Proprio quell’Atlantico che, dagli inizi del XV Secolo, vide i navigatori lusitani aprire decine di nuove rotte destinate ad allargare gli orizzonti del mondo.

Un nuovo itinerario interessante per i lettori di FareVela. Destinato agli amanti della navigazione d’altura (qui il vento non manca mai, così come la preparazione necessaria) e delle isole ancora intatte. Approdi a misura d’uomo, come le Azzorre sono sicuramente. Li esploreremo nei prossimi giorni, con sempre maggiori dettagli.



