Itajaì, Brasile- Groupama 4 è arrivata a Itajaì intorno alle 16 CET di oggi concludendo quindi al terzo posto questa tormentata quinta tappa. A Cammas e compagni vanno 20 punti che li portano a 127 punti in classifica generale, saldi al secondo posto dietro a Telefonica, che è a 147 punti.
Groupama aveva disalberato domenica scorsa quando era a 600 miglia dall’arrivo impegnata con Puma in un lungo e appassionante match race. Groupama aveva navigato benissimo durante tutta la tappa da Auckland, con medie fantastiche nel duro Southern Ocean e girando in testa Capo Horn. Poi il ritorno di Puma e il lungo duello, interrotto dal disalberamento. Groupama aveva subito riparato a Punta del Este.

Lo skipper Franck Cammas, non appena giunto a Itajaì ha commentato: “Quando abbiamo disalberato eravamo concentrati sulla vittoria, quindi abbiamo dovuto cambiare strategia molto in fretta. Tutti i ragazzi hanno fatto un lavoro meraviglioso, e sono felice di questo piazzamento sul podio. Il morale è alto e siamo ancora in gara. La barca ha dimostrato di essere molto forte e stabile nel Pacifico meridionale, abbiamo preso un sacco di colpi cadendo dalle onde. Tutto è andato bene fino a Capo Horn e poi abbiamo avuto la brutta sorpresa del disalberamento. E’ stata una sorpresa perché non avevamo avuto alcun problema con lo stato del mare. Avevamo preso un colpo prima, ma nulla in quel momento. Ma questa è la legge del nostro sport e il motivo per cui lo amiamo.”


Mentre Groupama 4 tagliava il traguardo sospinto da una brezza appena sufficiente, oltre 2.000 miglia dietro e ancora in Pacifico, CAMPER volava a velocità superiori ai 20 nodi a 55° sud con la prua verso Capo Horn. Il team ispano/neozelandese naviga con vento di oltre 20 nodi e mare molto formato, un continuo crash test di verifica dei lavori di riparazione alle componenti strutturali effettuati la scorsa settimana a Puerto Montt. Secondo il media crew member Hamish Hooper lo scafo bianco e rosso è tornato ad essere quello di prima e l’equipaggio sta recuperando piena fiducia nel suo mezzo alla stessa velocità a cui cammina la barca. Il navigatore Will Oaxley ha raccontato: “Eccoci tornati nei Cinquanta Urlanti, la temperatura dell’acqua è scesa fino a 8° e la mia borsa è sempre più vuota, man mano che mi metto strato su strato di vestiti per tenermi caldo. Non è molto normale doppiare Capo Horn a metà aprile. Toccando ferro sembra che riusciremo a passare prima che arrivi una bassa pressione a 935 HPA che avanza da est.”
Al rilevamento delle ore 16 del ventiquattresimo giorno di regata CAMPER si trova a meno di 200 miglia da Capo Horn, se riuscirà a mantenere la media attuale il team potrebbe superarlo già questa notte e entrare in Oceano Atlantico per iniziare la risalita verso itajaì, che dista circa 2.000 miglia.

Intanto nel porto brasiliano, gli shore team di Telefónica e PUMA stanno effettuando una revisione completa delle barche e delle attrezzature, disponendo di oltre una settimana di tempo prima che i team debbano tornare in competizione. Gli spagnoli di Team Telefónica sperano di rimettere la barca in acqua il prossimo lunedì. Il team portacolori degli Emirati, l’Abu Dhabi Ocean Racing è partito oggi da Puerto Montt e raggiungerà Itajaì via nave, sperando di poter essere in acqua e competitivo per la In-port race.