Trieste- Il messaggio è forte e chiaro: la vela non è un mondo inavvicinabile per chi è disabile. L’iniziativa della Lega Navale Italiana, “Io i tuoi occhi. Tu, l’anima mia”, punta a dar voce e risalto a tutte le categorie della disabilità.
Protagonisti del progetto sono Berti Bruss, normodotato, ed Egidio Carantini, non vedente. A bordo di un First 40.7 del cantiere francese Beneteau circumnavigheranno l’Italia e le sue maggiori isole approdando in 34 basi della Lega Navale.
Ad ogni tappa sarà organizzata una conferenza, invitando oltre gli appassionati velisti, le sezioni regionali e locali della Lega Navale Italiana, dell’Unione Italiana Ciechi, gli utenti della disabilità motoria che collaborano con la EasyAction Onlus, che si occupa dell’inserimento dei disabili nello sport della vela, e delle scuole federali di Immersione, FIPSAS.
L’avventura dei due velisti è iniziata dai moli della sezione triestina della Lega Navale il 25 marzo scorso.
Durante il viaggio sono previste due immersioni a cui parteciperà lo stesso Carantini: una per raggiungere il Cristo degli Abissi a Portofino, l’altra per visitare il sito archeologico subacqueo di Pozzuoli presso Napoli.
Alla fine della loro esperienza, Carantini e Bruss scriveranno due libri, scritti da ciascuno dei due, con copie in braille per i non vedenti e un dvd allegato con le immagini della missione, delle immersioni e dei punti più salienti delle conferenze. In occasione delle prossime edizioni della Barcolana e del Salone Nautico di Genova saranno presentate le due opere letterarie.
Giornalmente sarà pubblicato sul blog ioituoiocchitulanimamia.wordpress.com il resoconto della loro esperienza in barca a vela.
Per chi non conoscesse Berti Bruss, 53 anni, ricordiamo che durante la sua lunga attività da professionista, dopo una parentesi nel canottaggio, nel 1985 diventa nazionale, prima jugoslavo, poi sloveno, di match race. Campione italiano IMS, è campione europeo ad Atene.
Egidio Carantini, 49 anni e originario di Pavia, dopo aver perso la vista a soli 18 anni si appassiona fin da subito al mondo dello sport fino ad approdare alla vela grazie a Homerus. Inizia così a partecipare a diversi match race fino a regatare nel Campionato nazionale della classe Meteor, campionato che in Italia ha visto la partecipazione di una flotta sempre numerosa e agguerrita.