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Napoli- Davvero molti i napoletani che oggi hanno assistito alle regate dalle scogliere di Mergellina, dalle alture di Posillipo e Marechiaro, dai frangiflutti di Via Caracciolo, dalle finestre dei palazzoni di Chiaia e, lo abbiamo visto con i nostri occhi, anche dagli interstizi di Castel dell’Ovo. Napoli con il sole è proprio un’altra cosa. Il Libeccio battente di ieri viene presto dimenticato da una giornata luminosa, con la classica brezza del Golfo che inizia a dipanarsi da Capri, sempre bellissima con il suo profilo inconfondile all’orizzonte, per poi ruotare un po’ a destra, verso Ischia, con il sole.

Napoli e la Coppa America... è scoppiato l'amore? Foto Marina Prinzivalli

Una volta di più constatiamo quanto sia bella la Napoli vista dal mare e quanto perfetto sia lo “stadio della vela” del Golfo. Se poi Luna Rossa, come oggi, vince… beh, al napoletano tifoso scappa facilmente l’applauso. La Coppa è entrata nel DNA degli italiani, questo è noto sia dai tempi di Azzurra e del Moro. Luna Rossa è amata e vezzeggiata. Ancora ci vengono ricordate le notti insonni del 2000… “certo è che con i monoscafi si capiva meglio”, ci dice una simpatica ragazza nap0letana. Tutti chiedono, vogliono capire come funziona la regata. Perché l’ala rigida è in due parti, perché non si una più lo spinnaker e perché Oracle partecipa a queste regate pur essendo il defender. La Coppa America, insomma, ha nelle acque italiane un terreno fertile e AC Event Authority dovrebbe forse essere più grata a Napoli e a Venezia (come lo fu l’allora defender Alinghi a Trapani) di quanto lasci intendere.

Per ciò che abbiamo visto in questi due giorni, Napoli merita un plauso. Il lungomare è ordinato. La Villa Comunale invasa di gente appena il sole fa capolino dalle nuvole. Oggi erano in diverse decine di migliaia a passeggiare, con un occhio alla regata. Innumerevoli le foto ricordo scattate. La sicurezza fin troppo presente, ma ci si fa presto l’abitudine. Solo i poliziotti sulle moto d’acqua esagerano un po’. Per il resto tutto sta funzionando a dovere e l’immagine della città sta penetrando nel mondo attraverso i canali velici e generalisti. Già è qualcosa. La Coppa in salsa napoletana, almeno per quest’anno, sta vincendo la sua partita. Un gioco pagato a caro prezzo, cinque milioni di euro (a Napoli sperano ora in uno sconto vista l’efficienza dimostrata). Potrebbe esserne valsa la pena, almeno guardando per una volta Via Caracciolo libera dal traffico e aperta ai giochi, metà calcistici e metà velici del bambini. Che poi, come dicevamo ieri, la vera Coppa sia a San Francisco tra 15 mesi è tutt’altro discorso. Per il momento Napoli merita questa sua piccola Coppa, che omaggiamo con questa galleria.

Foto Gallery di Marina Prinzivalli per Farevelanet:

 

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