Riva di Traiano- (Mauro Giuffré) Il Vismara 62 B2, con a bordo la coppia Pietro D’Alì – Michele Galli (Yacht Club Marina di Loano), è la prima barca della Roma per Due a tagliare il traguardo di Riva di Traiano. In testa sin dal passaggio di Ventotene, ha raggiunto Riva alle 16:38 di oggi pomeriggio dopo una regata piuttosto veloce. Ormai a poche miglia dall’arrivo anche l’Akilaria 40 Gustbuster degli austriaci Gottfried Poessl e Christian Kargl. Molto più staccati, attualmente al traverso del Circeo, il Pogo 40 Patricia II con a bordo il duo Francesco Darios – Mario Girelli, che sta battagliando con l’Este 40 QueBe Acea dell’armatrice Daniela Daluiso con a bordo Matteo Miceli. L’Este 40 si trova più a terra, apparentemente nell’aria più leggera, mentre a largo, più vicino alla posizione di Patricia II, sta iniziando a montare un forte Maestrale che potrebbe rendere la vita difficile alle barche ancora impegnate nella risalita del Tirreno.

Nella Roma per Tutti è vicino al traguardo di Riva di Traiano il Felci 49 Ars Una di Vittorio Biscarini. La lotta per le altre posizioni del podio in tempo reale è molto aperta: la battaglia è tra il Pogo 40 Tante Anni di Konrad Schwingenstein, il First 45 Tany e Tasky 4 di Giancarlo Deluse, il Comet 45 Timeriesci di Luca Lualdi e il J122 Cristina III di Alessandro Brighenti. In questo momento in questo gruppo di barche sembra posizionato meglio il Comet 45 Timeriesci, ma attenzione perché a largo il Pogo 40 Tante Anni è entrano nell’aria fresca e naviga a oltre 9 nodi di velocità.
Questi rilevamenti tuttavia sono da considerare parziali, non avendo ancora un riferimenti preciso con i tempi compensati.
Ieri pomeriggio, nella classifica Riva per Due, il primo a tagliare il traguardo è stato il First 33.7 Rafale della coppia Paolo Feliciani – Enrico Bragaglia.
Pietro D’Alì vinse la Roma per 2 con “Nafta Watch” nel 1997, allora in coppia con Stefano Rizzi. Quindici anni dopo D’Alì mette a segno un’altra vittoria. Michele Galli, invece, l’anno scorso vinse con un Vismara 52’ la Riva per Tutti (la versione della regata che prevede un percorso di 220 miglia fino a Ventotene). “La regata è stata molto dura”, spiega D’Alì, “Abbiamo avuto condizioni molto difficili e di conseguenza diverse rotture a bordo: abbiamo rotto una drizza e il gennaker al momento di una straorza.”. “Siamo molto felici del nostro risultato. Abbiamo dovuto sempre tenere a bada gli austriaci dell’Akilaria 40”, spiega l’armatore, “che hanno sicuramente una barca più leggera e competitiva della nostra, anche se più corta. Abbiamo vinto per le nostre scelte tattiche, mantenendo una rotta sottocosta, mentre loro hanno optato per una rotta più al largo”.