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Rio de Janeiro, Brasile- A due giorni dalla partenza da Itajaì, la sesta tappa della Volvo Ocean Race vive già una fase di estrema incertezza. La flotta si è infatti divisa in due, con Camper e Abu Dhabi che hanno scelto di navigare più sottocosta mentre Puma, Telefonica e Groupama stanno puntando decisamente verso est con la speranza di agganciare per primi i nuovi venti intorno a un fronte freddo che complica la rotta verso gli Alisei portanti di Sud Est, “molla” decisiva per puntare verso l’Equatore. Secondo il tracking il vantaggio, alle 10UTC di oggi, era per la coppia di terra, con Camper in testa con 3,4 miglia di vantaggio su Azzam e 19 su Puma. Telefonica è a 44 miglia e ha a sua volta 5 miglia di vantaggio su Groupama. La sensazione è che Iker Martinez si sia piazzato sulla prua di Franck Cammas, il suo immediato inseguitore nella classifica generale, e non intenda mollarlo in quello che si annuncia come un lungo match race oceanico fino a Miami.

Ken Read al timone di Puma questa mattina in Atlantico. Foto Ross

Dando uno sguardo ai modelli per le prossime 48 ore, però, la posizione più foerte sembrerebbe ancora quella di Ken Read su Puma, al momento ben posizionato al centro e con un buon vento portante previsto per la serata di oggi. La corsa verso gli Alisei è comunque complicata da diverse fasi di transizione.

Così Ken Read di Puma: “Ci siamo tenuti un po’ più alti ma va bene così. Telefónica e Groupama sono entrambi veloci al lasco, quindi riuscire a rimanere alti come loro è buono, dato che sembrano avere qualcosa in più di noi a questa andatura. La nostra prima notte è andata bene, ci piacerebbe essere in po’ più a est ma ci vorrebbe la bacchetta magica”.

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