Norfolk, USA- Matt Rutherford, 31 anni, è il primo uomo a circumnavigare le Americhe in solitario e senza scali. Mercoledì scorso, alle ore 10.48 di mattina, ha tagliato la linea d’arrivo posta nella Chesapeake Bay, dopo dieci mesi di navigazione e 23.000 miglia percorse.

Nei 314 giorni di veleggiata a bordo del suo 27 piedi St. Brendan, ha affrontato ogni condizione meteo: dal pericolo ghiacci durante la traversata nel Passaggio a Nord-Ovest alle calme equatoriali, alle onde gigantesche e al vento fino ai 40 nodi di Capo Horn. E non solo, perché verso la fine lo hanno mollato prima il motore, poi i pannelli solari ed eolici che gli garantivano elettricità a bordo. Ma, come lui stesso ha raccontato, non sono stati questi gli attimi più drammatici: “Ero in grado di gestire la situazione”.
I momenti peggiori, scanditi da minuti che a lui sono sembrati infiniti, sono stati vissuti quando la sua barca a vela è entrata in rotta di collisione con un peschereccio, a bordo del quale tutti i marinai erano ubriachi. Soltanto dopo aver sparato in aria un razzo luminoso, il velista è riuscito a scampare al disastro, costringendo l’altra imbarcazione a cambiare rotta.

Alla fine, dopo essere salpato da Annapolis il 21 aprile, mentre gli aerei volavano sopra la sua testa e altre barche in festa lo accompagnavano alla linea d’arrivo, questo ragazzo di 31 anni ha segnato un nuovo record e, come riportato dal quotidiano americano, ha smentito tutti quelli scettici che già all’inizio lo davano per spacciato.