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Santa Marinella- Torniamo sul Campionato Nazionale Este 24, disputato a Santa Marinella nei giorni scorsi, per un caso decisamente insolito avvenuto durante la prima prova del secondo giorno e che sarà probabilmente oggetto di un ricorso alla Giuria d’Appello della Federvela. Il Campionato risultava di ottimo livello, con 28 monotipi in acqua ed equipaggi di buon valore tecnico.

Una fase del Campionato Nazionale Este 24 2012. Foto Bevacqua

I fatti: il primo giorno del Campionato una prova viene annullata per il calo del vento. Il secondo giorno la prima prova di un Campionato che continua a essere alle prese con venti instabili viene vinta dall’Este 24 Leste Mani, che risulta poi essere l’unica barca ad aver tagliato il traguardo. Nessuna delle altre 27 barche in acqua riesce a tagliare l’arrivo entro i 20 minuti dal primo, come prescritto dal Regolamento di Regata. Il Comitato di Regata, invece di classificare DNF le altre imbarcazioni, decide di annullare quella prova. Leste Mani, sentendosi danneggiato, richiede una riparazione. La Giuria, separata dal CdR, dopo una lunga discussione respinge la richiesta di riparazione e convalida la decisione del CdR di annullare quella prova. Il Campionato, poi, proseguirà con altre 5 prove che però non entrano in questo contesto, visto che il caso che ci interessa è questo della prima prova, annullata dopo l’arrivo regolare di una sola barca.

Un regatante e nostro lettore, Giovanni Sanfelice dell’equipaggio dell’Este 24 ITA 24009 Leste Mani, ci ha scritto sottoponendoci il caso. Per dovere di cronaca l’abbiamo intervistato e abbiamo chiesto contemporaneamente una dichiarazione anche al Comitato di Regata e all’ufficio stampa della classe Este 24, che ha però ritenuto opportuno non entrare in questo caso. Il CdR, da parte sua, ci ha fatto sapere di non poter intervenire, a nostro parere correttamente, in un’analisi giornalistica dei fatti, ma di aspettare le decisioni della Giuria d’Appello, se e quando (come pare probabile) il ricorso dell’imbarcazione Mani Leste sarà presentato.

Queste le risposte di Giovanni Sanfelice alle nostre domande:

Farevelanet Cosa è successo nella prima regata del secondo giorno al Campionato Nazionale Este 24. Abbiamo saputo di un caso assai anomalo, ce lo può descrivere?
Giovanni Sanfelice Effettivamente è successo qualcosa che in tanti anni di regate non mi era mai capitato di vedere, nè tantomeno di sentire raccontato. Leste Mani ha fatto una regata davvero maiuscola. Siamo partiti bene, Niccolo Bianchi, il nostro tattico, non ha sbagliato nessuna scelta e l’equipaggio ha manovrato in maniera impeccabile. Tutto questo ci ha permesso di accumulare nel corso dei due giri un certo distacco da tutto il resto della flotta, permettendoci un arrivo meno tirato del solito. Durante il traversino finale abbiamo avvertito un calo d’aria, ma siamo riusciti a concludere senza nessun problema la prova. Tagliato il traguardo, accompagnato chiaramente dal segnale sonoro di attraversamento della linea di arrivo ammainiamo il fiocco e immediatamente ci sale a bordo lo stazzatore per regolari controlli di dotazioni e segni di stazza. Ci riposiamo un attimo, anche perchè l’aria andava calando e un gruppo di una decina di barche restava fermo alla boa di poppa. Calato totalmente il vento, da lontano si vedono barche “pompare” e fare “timonella” alla ricerca di un avanzamento minimo, ma nessuna sembra in grado di attraversare la linea entro il tempo limite dei 20 minuti, specificato anche nelle Istruzioni di Regata. Intorno al ventesimo minuto dopo il nostro arrivo, quando forse solo una barca potrebbe arrivare sentiamo un fischio che sembrava decretare l’intera flotta DNF. 1 punto a noi e 29 a tutti gli altri, sarebbe stato un bel colpo per il Nazionale, mentre invece per radio viene data comunicazione di REGATA ANNULLATA. Non possiamo far altro che essere increduli, confidando in un semplice errore di comunicazione, e invece ci viene confermato per radio l’annullamento. Bandiera “N” issata anzichè ammainare bandiera arancione.
Nella stessa giornata faremo altre due bellissime prove, ma è veramente difficile da spiegare quello che abbiamo provato. Sono rimasto però colpito dai commenti in banchina, quasi nessuno si è nascosto dal darci ragione e un minimo di conforto. In fondo il mare aveva parlato in maniera poco discutibile.

Farevelanet Come è andata la discussione della richiesta di riparazione? Avevate testimoni a vostro favore?
GS Chiaramente, confidando nell’errore e sentendoci dall’altro lato danneggiati in maniera più che oggettiva, abbiamo fatto richiesta di riparazione, nei tempi e nei modi previsti dal regolamento. Discussione in aula durata quasi 3 ore. A verbale nei FATTI ACCERTATI leggo: “Il Cdr verificato che nessun’altra barca avrebbe potuto tagliare il traguardo prima dello scadere del tempo limite, eccetto ITA 24009, annullava la prova.”
Indipendentemente dalla scelta fatta dal CDR quindi, non viene data riparazione alla nostra barca del danno subito, questo è quello che sembra più assurdo.
Il danno c’è stato e ha pesato tanto sull’assegnazione del titolo, anche se in primis credo che ci abbia condizionato mentalmente: non siamo più andati in acqua con la stessa serenità che aveva contraddistinto tutte e 4 le prime prove, e il lunedì non eravamo più quelli dei primi due giorni. Sicuramente presentarci all’ultima giornata avendo un tale vantaggio su tutta la flotta avrebbe cambiato le cose. Impossibile pensare il contrario, siamo davvero amareggiati, soprattutto se si considera che anche nella prima regata del primo giorno avevamo quasi messo in tasca una vittoria, con la prova sospesa sempre per calo di vento quando eravamo a 200mt dall’arrivo.
Andremo sicuramente in appello, mi sembra il minimo difendere le nostre ragioni, ma vincere mesi dopo non riparerà il grave danno.
Lo stazzatore della classe ha testimoniato in aula la veridicità delle nostre dichiarazioni sui fatti registrati in mare, del nostro arrivo e del successivo controllo a bordo.
Questa la versione di Sanfelice. Il CdR, come abbiamo detto, ha preferito parlare attraverso i suoi atti e attende le decisioni eventuali della Giuria d’Appello. Ma cosa dice il Regolamento di Regata a proposito dell’annullamento di una prova? Ce lo spiega la Regola 32.1, che recita:

32.1 Dopo il segnale di partenza il comitato di regata può ridurre il percorso
(bandiera S con due segnali acustici), o annullare la prova (esponendo la
bandiera N, o bandiera N su H o N su A con tre segnali acustici), com’è
più appropriato
(a) a causa d’un errore nella procedura di partenza,
(b) a causa di maltempo,
(c) a causa di vento insufficiente che renda improbabile l’arrivo di
qualsiasi barca entro il tempo limite,
(d) perché una boa manca o è fuori dalla sua posizione, oppure
(e) per qualsiasi altra ragione che pregiudichi direttamente la sicurezza
o la regolarità della competizione
oppure potrà ridurre il percorso in modo che le altre prove in programma
possano essere corse.

Comunque, dopo che una barca ha compiuto il percorso
ed è arrivata entro il tempo limite qualora sia previsto, il comitato
di regata non dovrà annullare la prova senza averne attentamente valutato
le conseguenze nei riguardi di tutte le barche nella prova o nella serie.

La questione pare riguardare appunto quest’ultimo paragrafo della 32.1, che specifica come “il comitato di regata non dovrà annullare la prova senza averne attentamente valutato
le conseguenze nei riguardi di tutte le barche nella prova o nella serie”.

Sul delicato tema si sofferma anche Sergio Gaibisso nel suo commento al Regolamento di Regata edito dalla FIV e da De Vecchi, che analizza la difficoltà di una decisione del genere. Ecco qui sotto quanto scrive (ultime righe di della pagina 240 e pagina seguente 241) l’ex presidente della FIV e giudice internazionale:

Vedremo cosa accadrà in sede d’appello per un caso sicuramente istruttivo per il futuro.

9 COMMENTS

  1. A me sembra veramente assurda la decisione del CdR.
    Per quanto si possa pensare che la regata avrebbe costituito seria ipoteca sul campionato per Leste Mani… non si può penalizzare l’unica barca ad aver tagliato il traguardo in modo così evidente.
    Venti minuti sono tantissimi, anche in caso di calo totale d’aria. Vuol dire che il distacco era enorme e non si può castrare la regata “perfetta” di una barca così.

    Riparazione per ITA 24009!

  2. Il passato inverno ho partecipato agli europei 2012 della classe F18 a Las Palmas.
    La sittuazione generale del vento è stata decisamente anomala per la località Spagnola: mai più di 6/7 nodi in 5 giorni di regata.
    E’ successo in parecchie prove che più di metà flotta non è riuscita ad entrare nei 20 minuti dal primo – complice anche il campo di regata con buchi di vento e grandi variazioni di direzione.
    Non è stata annulata una prova.
    Trovo che i giudici abbiano fatto la cosa giusta visto che tutti siamo partiti assieme e dalla stessa linea.

  3. Visto che ormai i comitati non hanno più dilettanti allo sbaraglio come un tempo ma giudici federali qualificati, nasce spontanea una domandina semplice semplice: cui prodest?

    • Gentile Romano,
      non sappiamo a chi “Cui Prodest”. Noi abbiamo ricevuto una lettera con richiesta di pubblicazione da un regatante-lettore, sicuramente interessato, e abbiamo l’obbligo professionale di tenerla in considerazione. Dopo aver verificato i fatti e chiesto dichiarazioni a entrambe le parti, come obbligo giornalistico, abbiamo pubblicato l’articolo. Ammetterà che la fattispecie, abbastanza rara e interessante, gioverà almeno a una migliore conoscenza del Regolamento di Regata da parte di tutti noi.
      Un saluto e grazie per seguirci

      • Caso assai interessante. E qualcosa di molto simile è successo pure a me. Sono con Michele.

        saluti
        marco

      • Caro Tognozzi,
        la vostra puntuale e imparziale informazione velica non è in discussione, anzi, è divenuta uno dei “punti cospicui” della nostra -scarsa- cultura marina. La questione regata annullata finirà probabilmente a tarallucci e vino, oppure, come nella miglior tradizione di Coppa America,davanti a giurì superpaludati. Buono tuttavia lo spunto per tener viva l’attenzione su regolamento e fair play, grandi esclusi in molte occasioni…Da vecchio ho sempre in mente i proverbi della nonna: pensar male sarà pure peccato… Resta condivisibile lo sconcerto di un equipaggio che si sentiva vincente alla fina di una bella prova , ma non si deve dimenticare che i comitati svolgono un compito spesso ingrato e sempre faticoso, per cui errori di valutazione o interpretazione sono in agguato: le correzioni sono previste ma non sempre adeguate o praticabili. un cordiale buon lavoro.
        Un saluto e

  4. Ho partecipato alla regata in questione, non sono un esperto del regolamento di regata, ne di regate nazionali, ma mi sento di esprimere tutta la mia solidarietà all’equipaggio di leste mani (peraltro sempre distintosi in acqua per eccellenti prestazioni). Non ho avuto modo di ascoltare le ragioni delle parti, ma personalmente credo che questa decisione vada esattamente contro a quello che dovrebbe essere lo spirito della nostra meravigliosa disciplina sportiva.
    La mia personalissima “sensazione” è che ci sia di mezzo una solita e italianissima questione di “poteri forti”, ma devo altresì ammettere di non avere elementi validi e oggettivi per dirlo, è solo una opinione personale.

  5. Ho partecipato anche io al Nazionale Este24 come avversario di Leste Mani e Sanfelice.
    Sebbene avversari in mare, tutti siamo stati increduli per l’annullamento della regata in questione e pensavamo che successivamente si trovasse un giusto accomodamento che potesse premiare chi aveva già vinto la regata dando a Leste Mani il giusto merito.
    Sportivamente la decisione di annullare la regata e ancor più rigettare la richiesta di riparazione di ITA 24009 è assolutamente discutibile. Vorrei infatti sottolineare quanto la regola 32.1 sia troppo generica e libera a qualunque tipo di interpretazione. La scelta del CdR sarebbe potuta essere condivisibile se si fosse trattato magari di una regata costiera a tempo compensato (anche se anche in tempo compensato non ho mai visto operare una tale scelta – si veda il caso dell’ultima regata del Trofeo Florio svoltosi a Favignana nel 2009), ma assolutamente no se riferita a barche monotipo in una regata a bastone.
    Visto quindi che il regolamento ISAF in questo tema è lacunoso, è utile leggere due interpretazioni autorevoli sul tema:
    1) Il “US Sailing Race Management Handbook” a pagina 275 dichiara esplicitamente che l’unica giustificabile ragione per annullare una regata, quando una o più barche abbiano già tagliato il traguardo, deve essere legata a considerazioni relative alla sicurezza.
    2) Sul libro “Le regole di regata commentate e illustruate” a cura di Sergio Gaibisso (attuale presidente della giuria di appello FIV) a pagina 330 nel capitolo inerente le proteste e le riparazioni, si legge testualmente “…l’annullamento va fatto prima dell’arrivo di qualche barca, perchè se una o più barche sono regolarmente arrivate, sarebbe iniquo annullare la prova: le barche regolarmente arrivate sarebbero senza dubbio danneggiate. ” e ancora “…L’obiettivo del comitato per le proteste deve essere sempre il più equo e onesto possibile per tutte le barch. Togliere i punteggi vinti regolarmente sarebbe un’ingiustizia più grande che non trovare un accomodamento che sia, possibilmente, equo per tutti.”
    Questo è il mio pensiero in difesa non di Leste Mani, di Sanfelice ma dei valori dello sport della vela.

    • Carissimo Michele Tognozzi e Farevela vi scrivo solo per una precisazione corretta dei fatti che avete riportato come antefatto di quello che è successo precisando la tempistica di alcuni istanti cruciali dall’esposizione della lettera N da parte del CdR:
      La regata si è svolta con aria leggera ed instabile come direzione;
      La barca che ha vinto la regata regolarmente aveva un vantaggio all’ultima boa di poppa, su noi secondi, di 01minuti e 20 secondi; da questo momento l’aria è calata repentinamente per effetti temporaleschi. Le barche si sono compattate nei pressi della boa e sul traversino di arrivo di circa 0.2 miglia mentre Leste Mani 24009 aveva tagliato e vinto. Per quanto ci riguarda, a circa 17 minuti dall’arrivo del primo e noi a meno di 30 metri dalla linea, il CdiR esponeva la N. A quel punto, con il gommone del CdiP e del CdiR. vicini, esponevo bandiera di protesta chiedendo che mi venisse registrato il mio tempo reale di arrivo che è stato confermato a 19 minuti e 50 secondi dal vincitore con ancora esposte bandiera arancione e blu sul battello comitato. Questo episodio sarà un bel caso d’appello, sicuramente confermerà o la decisione della Giuria eletta di quel campionato o sancirà l’arrivo regolare di sole due imbarcazioni. Classifica alla mano, i primi tre rimarranno tali, con accoglimento positivo renderanno forse alle aspettative di 24009 oppure confermeranno un episodio di un CdiR che non voleva inficiare un campionato alla prima prova….
      Grazie per l’attenzione
      Federico Chiattelli
      Il tattico di ITA 24127

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