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Bari- Torniamo sulla regata internazionale Est105 Bari-HercegNovi per pubblicare le classifiche definitive di classe. Alla VII edizione dell’evento hanno partecipato 46 imbarcazioni, di cui 28 Orc e 19 da diporto. 109 le miglia marine percorse dai regatanti per attraversare il mare Adriatico e raggiungere la costa montenegrina.

La più veloce in tempo reale è stata Idrusa che già alla partenza ha sfilato davanti alle altre occupando la posizione di testa e prendendo il largo seguita da Fetch IV. La barca di Paolo Montefusco si è affacciata sulle Bocche di Cattaro intorno alle 3 di notte ma è rimasta ferma a mezzo miglio dal traguardo per quasi un’ora e mezza aspettando il vento che le consentisse di completare il percorso. Nel frattempo è stata raggiunta dalla sua sfidante diretta.

Idrusa del Montefusco Sailing Project alla partenza da Bari

Le due imbarcazioni hanno tagliato il traguardo a un minuto di distanza l’una dall’altra: 15h,49’e49” per Idrusa e 15h50’e48” per Fetch IV. Terza Buena Vista di Luigi Pannarale che ha impiegato 17h47’e40”. Ottimo il risultato dell’Elan 450 IDRIV arrivata in tempo reale appena dietro i maxi, il risultato è ancora più importante se si considera che IDRIV rappresenetera la PUGLIA nell’edizione 2012 dell ARC (Atlantic Rally for Cruisers). Sempre in tempo reale, prima per la categoria diporto è stata Kidan di Michele Amendolagine con un tempo di 23h36’42”. Ottima la prestazione di Morning Glory, lo Ziggurat 9,16 di Fulvio Basile (Cus Bari).

Quasi tutto il gruppo invece è arrivato ad Herceg Novi intorno alle 11 del mattino. L’imbarcazione che ha impiegato più tempo di tutte per raggiungere il marina montenegrino è stata Grifon d’Oro, l’Oceanis di Marzia Valerio che è arrivata alle 15 circa dopo 25h30’e47″di navigazione. Una bella regata per i circa 500 partecipanti che hanno avuto dalla loro parte anche delle splendide giornate di sole. Un’estate anticipata, come hanno detto in molti, con punte di caldo fino a 27° e vento buono da Maestrale. Un momento di festa anche per i quasi 200 accompagnatori che si sono mossi da Bari con l’organizzazione messa a disposizione dal team Terradamare per seguire i regatanti da Bari ad Herceg Novi.

Fetch IV, vincitore overall della regata

Al termine dei calcoli effettuati dai giudici di gara la classifica finale in tempo compensato risulta la seguente:
CLASSE ORC – OVERALL e CROCIERA/REGATA
1) Fetch IV di Michele Scianatico (Cus Bari) con al timone Daniele De Tullio (CV Bari)
2) Morning Glory di Fulvio Basile (Cus Bari)
3) Idrusa di Paolo Montefusco (CV Marina di Lecce)

RAGGRUPPAMENTO C/R-A
1) Fetch IV di Michele Scianatico (Cus Bari) con al timone Daniele De Tullio (CV Bari)
2) Idrusa di Paolo Montefusco (CV Marina di Lecce)
3) Buena Vista di Luigi Pannarale (LNI Bari)

RAGGRUPPAMENTO C/R 2
1) Perbacco di Arcangelo Rinaldi (CV Ondabuena) con Fabio Pignatelli al timone (CV Ondabuena)
2) Morgan I Nobili di Antonio Totagiancaspro (CV Molfetta)
3) Frà Diavolo di Saverio Scannicchio e A. Vacca (LNI Bari)

RAGGRUPPAMENTO C/R3-4-5
1) Morning Glory di Fulvio Basile (Cus Bari)
2) X Blu di Giuseppe Ciaravolo (Cus Bari)
3) Splash di Andrea Candido (CV Marina di Lecce) con Paolo Mercurio al timone

CLASSE CROCIERA
1) Io di Antonio Rinaldi (LNI Manfredonia) con Alessio Pio Rinaldi al timone
2) Idriv di Nicola Ruccia (Cus Bari) con Andrea Micheli (CV Bari) al timone
3) Gaios di De Vanna e Amoroso (Cus Bari) con Amoroso al timone

RAGGRUPPAMENTO C 1-2
1) Idriv di Nicola Ruccia (Cus Bari) con Andrea Micheli (CV Bari) al timone
2) Furia di Mauro Vitulano (LNI Molfetta) con Michele Vitulano al timone
3) Aquarius di Vincenzo Fiore (Cus Bari)

RAGGRUPPAMENTO C 3
1) Follia Blu di Vito Pellegrino (Cus Bari)
2) Orione di Nunzio Bellincontro (LNI Bari) con Franco Innamorato (LNI Bari) al timone
3) Ritmo di Giacomo Scalera (Cus Bari)

RAGGRUPPAMENTO C 4-5
1) Io di Antonio Rinaldi (LNI Manfredonia) con Alessio Pio Rinaldi al timone (LNI Manfredonia)
2) Gaios di De Vanna e Amoroso (Cus Bari) con Pasquale Amoroso al timone
3) Matà I di Dario Muciaccia (Cus Bari)

CATEGORIA DIPORTO – A (da 8,50 a 12 mt)
1) VAGABUND di Marina Kovacevic (Jugole Grakalic) con Simo Dabovic al timone
2) KAIROS di Raffaello Volpe (Cus Bari) con Ermanno Scarcia (CV Giovinazzo) al timone
3) LEON di Francesco Trifone De Vito (Cus Bari)

B  da 12,01 a 13 mt.
1) LOCAL HERO di Valeria Ruggiero (LNI Bari)
2) DRAGO di Andrea fratella (LNI Molfetta) con Carlo Sottocornola (LNI Molfetta) al timone
3) MY SHIP di Donato Loglisci (LNI Bari)

C da 13,01 a 15 mt
1) MODUS VIVENDI di Levic Dragan (Jugole Grakalic)
2)ATLAS III di Busco Prosenica (Jugole Grakalic)
3) BOJANAS. Per la prima volta alla Est 105 ha partecipato «Bojanas», il nuovo Elan 43 della scuola del Ministero della Difesa del Montenegro che ha preso parte alla manifestazione sportiva, a conferma di quanto il Montenegro e i suoi rappresentanti istituzionali credono nella regata come strumento per il rafforzamento dei rapporti e dell’amicizia che da sempre lega le due sponde opposte dell’adriatico. Al timone c’era Nebojsa Dimitridelic.

D  oltre 15 mt
1) KIDAN  di Michele Amendolagine (Cus Bari)
2) TERZA SANTA MARIA, una goletta in legno di oltre 20 metri di Francesco Binetti (Cus Bari) con al timone Massimo Loiacono (Cus Bari).

L’evento faceva parte del Trofeo «Terradamare, navigando le dop», organizzato in stretta sinergia da Oliveti d’Italia e dal Cus Bari per l’ottavo anno consecutivo con l’intento di valorizzare la terra di Bari e, in particolare, l’olio extra vergine di oliva DOP Terra di Bari, oltre che l’intero patrimonio enogastronomico ricco di prodotti a Denominazione di Origine Protetta.

4 COMMENTS

  1. Mi pare che chi ha scritto l’articolo non ha conoscenza della lettura dei tempi reali di arrivo ed abbia enfatizzato situazioni poco rilevanti. Una maggiore attenzione ai dati reali non gusterebbe e risulterà di maggiore aiuto alla vera comprensione della vela. Esprimo il mio disappunto.

  2. Ho constatato che il Comitato organizzatore della Regata Terradamare ha modificato il comunicato diramato ristabilendo la giusta verità di cronaca. Sul sito http://www.terradamare.it è possibile constatare la modifica. L’imbarcazione IDRIV un ELAN 450 è giunta all’arrivo ed in tempo reale dopo i 3 maxi e prima di ogni altera imbarcazione sia ipertecnologica sia comunemente normale come è la stessa IDRIV. Il sogno dell’imbarcazione, ormai confermato è quello di partecipare all’ARC 2012 con le altre 9 imbarcazioni italiane iscritte e poi continuare attraversando gli altri oceani per rientrare a casa.

  3. Decantata una certa ansia agonistica che non è la determinante fondamentale del Team di IDRIV. Torniamo con i piedi per terra ai programmi. Domenica 13 si svolgerà la regata “Trofeo Nicolaiano” che concluderà l’evento Terradamare. Sicuramente sarà un’altra opportunità di lancio di questa ottima manifestazione che avvicina le due sponde dell’Adriatico.
    Nel mese successivo le due regate Brindisi – Corfù e la Trani – Dubrovnich. Entrambe rimarchevoli e degne di adeguata partecipazione. Terminato questo periodo di test in mare IDRIV verrà posta a secco per la preparazione dell’avventura dell’ARC 2012. Quest’anno saranno 230 i partecipanti e 10 sono le imbarcazioni italiane iscritte. A Santa Lucia nella Martinica il 22 Dicembre ci sarà la festa finale.
    Dopo IDRIV soggiornerà sino alla fine del 2013 nei Caraibi per poi intraprendere la nuova navigazione nel Pacifico. Qui si aprirà un nuovo canovaccio di esperienze che vedranno il coinvolgimento di tutti gli amici che hanno incoraggiato e condiviso la nascita del progetto.

  4. Il progetto di Idriv prosegue. Anche il cantiere Elan ha condiviso lo spirito dell’iniziativa. Partecipare ad una regata consolidata e gradevole: l’ARC e poi proseguire.
    Il cerchio visto dal satellite può apparire colorato ed affascinante. Per mare la prospettiva cambia. Lo spazio diventa enorme e dominato dai colori e sapori: del cielo, del mare, della pioggia, del vento, degli animali che abitano nell’acqua, degli incontri con altri naviganti e delle prospettive di vista delle terre.
    Il progetto diventa allora quello di poter far condividere queste esperienze a bordo di un’imbarcazione comune ma che nasce con il disegno dell’oceano. Bravo Rob Humprey.

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