Hyeres, Francia- Finisce oggi, con una collisione seguita a una brutta partenza, il sogno olimpico di Diego Negri ed Enrico Voltolini. La quarta prova del Mondiale Star, l’ultima occasione per tenere accesa la speranza di qualificare l’Italia e se stessi per Weymouth 2012, si è trasformata in una cocente delusione, che quest’immagine colta da Luca Bontempelli, in gommone con Valentin Mankin per seguire la regata per SailRev.tv, riassume perfettamente.

Diego Negri, il timoniere delle Fiamme Gialle, ha la testa tra le mani. Si rende conto che, dopo il ritiro dovuto alla collisione con gli spagnoli Echavarri-Rodriguez subito dopo la partenza della quarta prova, le residue speranze di farcela sono svanite. Impietrito, a prua, il giovane prodiere Enrico Voltolini, che vede svanire la sua prima volta olimpica. Un esito crudele, sportivamente parlando, per chi ha impiegato vent’anni della propria vita alla carriera olimpica, come ha fatto Diego Negri prima sul Laser e poi in Star. La barca torna mestamente verso il porto di Hyeres mentre la regata va avanti. A vincerla sarà Iain Percy, il due volte oro olimpico inglese che consolida così la sua leadership nella classifica del Mondiale Star (6-7-1-1).
Negri e Voltolini arrivano a terra e alano la barca, che deve essere riparata per le due ultime prove del Mondiale, in programma giovedì e venerdi dopo il riposo di domani. L’umore è nerissimo e non potrebbe essere altrimenti. Non resta che stare vicino a questi due ragazzi per quanto hanno comunque dato e daranno alla vela italiana.
Una vela azzurra che, purtroppo, non avrà una Star ai Giochi di Londra, in quella che sarà probabilmente l’ultima edizione della Stella olimpica. Non era mai successo prima. Una vicenda tremendamente autentica, come solo la vela olimpica sa essere, quella dove non si comprano risultati, nè si bara. Mai.

Molto significativa e sincera la dichiarazione di Valentin Mankin rilasciata al cliccatissimo sito della FIV: “Le Olimpiadi non si vincono né si perdono per caso. Ci vuole forza di volontà, devi avere capacità ma anche resistere e lavorare tanto per arrivare alla vittoria. Diego ed Enrico sono molto bravi, ma un giorno di allenamento mancato non lo recuperi mai. Soffro con tutto il mio cuore per i ragazzi, ma quando ero militare in Russia dedicavamo la nostra vita allo sport, lavorando giorno e notte. La Federazione Italiana Vela non avrebbe potuto fare di più. Come insegnante, come tecnico, sogno un centro federale dove lavorare con gli atleti 24 ore al giorno. Sono venuto in Italia per fare un lavoro che adoro e non ho nessuna intenzione di disperdere tutto ciò che ho imparato negli anni. L’Italia ha grandissime potenzialità, ci sono moltissimi circoli e tanti bimbi entusiasti che amano il nostro sport. Possiamo raggiungere qualsiasi risultato allargando sempre più il nostro vivaio”.
Il video della partenza, con i commenti in diretta del coach e tre volte oro olimpico Valentin Mankin, da www.sailrev.tv

L’intervista a Diego Negri a SailRev, da ascoltare tutta per capire cosa significa davvero lo sport olimpico:

Spezzagli le ossa
Scusa Cesco, ma a chi?
Ho regatato sulla star e ho avuto Diego Negri come avversario, lo ritengo un campione vero. La disavventura di queste selezioni mancate sono un episodio amaro ma la sua grande carriera e i titoli che ha regalato all’Italia non si discutono, sono la prova della sua grande classe.
Un pensiero anche ad Enrico che con umilltà si è allenato fino a diventare un grande prodiere.
Ragazzi un applauso alla vostra classe siete un patrimonio della vela italiana.
Il primo video è orribile, Diego non se lo merita, basta guardare il secondo per capire…
Personalmente ho vissuto quel video un po´ come i realtv con gli incidenti in macchina. L´ho visto una volta per curiositá, ma non voglio rivederlo perché i lamenti e le imprecazioni di Mankin sono davvero drammatici.
Il secondo invece rende onore a Diego, Enrico e tutto quello che hanno costruito. Spero che col tempo la giornata di ieri li aiuterá a diventare ancora piú forti.
se non ve ne foste accorti il primo video è stato per fortuna censurato da qualche alta sfera (si spera) della federazione e quindi è stato sostituito con uno identico dove le parole dell’allenatore non si sentono più. un rinsavimento dello sprezzante autore o un’autorevole tirata d’orecchi? chissà
Gentile Gianfilippo, bisogna considerare le parole di Valentin Mankin nel loro contesto, ovvero di totale delusione e rabbia per il risultato che non arrivava, Diego, Enrico e Valentin sono i primi a essere affranti e delusi, credo che bisognerebbe rispettarli e basta.