Stresa- La federvela mondiale (ISAF) ha reso pubblico il dettaglio del voto con cui sabato scorso il kitesurf a superato il windsurf (19 voti a 17) come disciplina “boardsailing” per i Giochi di Rio 2016. Un voto che, come abbiamo già scritto in precedenza, ha suscitato un acceso dibattito internazionale. Ecco il dettaglio:

Come si vede dalla lista, l’Italia aveva due rappresentanti nel Council ISAF: il presidente della FIV Carlo Croce (supplente nell’occasione di Sergio Gaibisso) e uno dei vicepresidenti mondiali Alberto Predieri. Croce ha votato a favore del windsurf, mentre Predieri ha votato per il kitesurf.
Da segnalare che in Spagna si è levata una discreta polemica per il voto favorevole al windsurf, con il presidente della RFEV che, secondo quanto riporta l’informato ABC de la Vela, si è addirittura scusato con il movimento del windsurf spagnolo (che conta le quotate Marina Alabau e Blanca Manchòn tra le donne e Ivan Pastor tra gli uomini) dicendo che il voto favorevole al kitesurf è stato frutto di un “errore”. Visto il 19 a 17 tale voto si è rivelato decisivo…
Per chi volesse votare la petizione a favore della permanenza del windsurf olimpico:
http://www.change.org/petitions/isaf-keep-windsurfing-as-olympic-discipline
Per approfondire:
semplicemente allucinante !!!!!!!
un italiano che vota contro il wind surf !!!!
autolesionismo puro….
La verità è una sola,tutti gli sport sono comandati dallo spettacolo da vendere ai media.Ma d’altra parte la miriadi di classi olimpiche non fa altro che appiattirsi su competizioni stanche ed obsolete.Per cui ben venga una rotazione tra le vecchie e le nuove generazioni.Il vento a volte ruotando può dar un buono.Ciao
e ha pure votato contro il parere del suo Presidente!
viva la democrazia, ma certe volte il troppo stroppia….
Non credete che il signor Predieri debba dare quantomeno delle spiegazioni ? Mi sembra che la posizione di Carlo Croce fosse netta pro Windsurf. Sono d’accordo con lui quando dice che per la sua candidatura ISAF si aspetta momenti difficili……sono già iniziati……in bocca al lupo presidente.
ma chi è sto predieri? chi ce l’ha mandato? ma buttatelo fuori per favore
che vergogna!!!
Ciao Carlos,
piano con le parole, su farevelanet non pubblichiamo le cattive maniere. Ci interessano, invece, tutte le argomentazioni. Alberto Predieri è un avvocato milanese, per anni al vertice della classe 470 prima italiana poi internazionale dopo averla frequentata come regatante. E’ uno dei vicepresidenti dell’ISAF. Lo invitiamo in questa sede a scriverci le ragioni della sua scelta. Segnaliamo anche che il dibattito sul rinnovamento della vela olimpica è molto più profondo di quanto si possa credere, in sede di Comitato Olimpico Internazionale. Personalmente avremmo riconfermato il windsurf e rimandato la scelta del kitesurf al 2016, ma il restyling della vela olimpica è stato chiesto espressamente: o si rinnova o esce dai Giochi. Sta all’ISAF trovare il modo migliore per farlo e non sempre è stata scelta la rotta giusta, almeno così ci pare.
Un saluto
mi scuso per il tono, ma trovo veramente incredibile che il windsurf esca dalle olimpiadi per il voto determinante di un rappresentante della federazione italiana. Trovo inaccettabile che sul sito della federazioone non ci sia traccia di una spiegazione.
spero solo che non dica di essersi sbagliato anche lui 😉
Signori
VIVA IL KITESURF , NESSUNA OMBRA DI DUBBIO.
BRAVO PREDIERI , CHIUNQUE EGLI SIA: HA GUARDATO AVANTI!!
avete mai provato il kitesurfing nelle sue varie discipline incluso il course race ( bolina / poppa)?
Conoscete le varie discipline?
Il kitesurf è molto,molto,molto più vicino alla vela di quanto non lo sia il windsurf.
Si plana con 8 nodi di bolina stretta, lasco,poppa.
Di bolina si sale come o più di un 49′ a 12/13 nodi.
In poppa si scende a 20-23 nodi ( con 12-14 di vento reale) più bassi e veloci di un 49′.
La virata e la strambata sono agili e veloci.
Questo è il presente , non il futuro.
O vogliamo, in Italia , aspettare che diventi già il passato?
Io ci vado per diletto, ma ho imparato Tantissimo sia sui profili di vele che di appendici che sulla conduzione anche di una barca.
E’ sufficiente una spiaggia per partire ed una moto d’acqua per assistenza se il vento e’ da terra. Basta con costosi e lussuosi circoli velici dove la quota sociale è pari ad una rata del mutuo.
Apriamo il mondo della vela ai talentassi anche se non di “buona famiglia” o comunque ricchi: vedrete le medaglie olimpiche che arriveranno.
I nostri figli vogliamo continuare a farli andare su una scatoletta a vela che non plana?
Oppure fargli fare “canottaggio” su una simil tavola a vela?
guardate un po’ di video e poi rispondete
salutoni
PAOLO