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Venezia- Come sono le America’s Cup World Series a Venezia? Beh, domandatelo ai 2.485 proprietari di barche, di vario tipo e dimensione, che hanno chiesto e ottenuto un accredito per seguire dal mare, elemento naturale per tutti i veneziani, le regate ufficiali che iniziano domani alle 14:15. Sì, avete letto bene, tante sono le barche che, unite a migliaia di persone da quella terra che si fonde con l’acqua chiamata Venezia, seguiranno da domani le regate valide per le ACWS. Solo sabato scorso, per il Trofeo Arzanà, erano 600. Dopo la passione e le migliaia di persone di Napoli, ecco quindi la competenza e la cultura marinaresca di Venezia. L’Italia, insomma, già da adesso sembra in credito con la nuova Coppa America, che altrove non ha al momento trovato altrettanto seguito. Solo qui gli organizzatori di ACEA/ACRM stanno trovando quella risposta del pubblico generalista che tanto stanno cercando come chiave di un nuovo mercato velico-sportivo-mediatico.

Gli AC45 riposano ai gavitelli dell'Arsenale per le regate di domani. Foto Tognozzi
Gli AC45 all'interno dell'Arsenale. Foto Tognozzi

Non solo, vedere le snelle ali degli AC45 all’interno dell’Arsenale è un’emozione fortissima per chi ama la vela. Un condensato di 800 anni di storia marinaresca in un’istantanea che invade la retina nella calda luce del tramonto. Le due Luna Rossa, le due Oracle, Emirates Team New Zealand, Energy Team, Artemis, Team Korea e China team domani percorreranno il canale di accesso all’Arsenale fino alla Bocca di Lido, per disputare le prime prove valide. Già oggi, intanto, c’erano centinaia di veneziani e turisti arrivati negli spazi dell’Arsenale finalmente aperto al pubblico e splendidamente fruibile per l’occasione al godimento della città. Tutto pare organizzato con efficienza. La Città di Venezia, e la Compagnia della Vela per la parte che le compete, stanno facendo sforzi enormi per dare un’immagine di capacità gestionali. Per ciò che abbiamo visto sin’ora, pare ci stiano riuscendo. “La città”, ci dice Alberto Sonino nell’intervista video che segue, “ha investito sui sei milioni di euro, tutto compreso. 150.000 euro vanno per la sola parte organizzativa in acqua”.

Per la regata abbiamo incrociato un sorridente e sempre più magro Francesco Bruni (evidentemente gli AC45 “asciugano” non poco i velisti…), un Russell Coutts ombroso, un Darren Bundock a passeggio per le calli di Venezia. Da domani si farà sul serio. Questa, lo ripetiamo, non è Coppa America, ma un evento di marketing che serve a lanciare la Coppa vera e propria con gli AC72 a San Francisco 2013. Non lo è, ma se lo fosse, qui a Venezia, a Napoli o da qualche altra parte d’Italia sarebbe un successo. Forse se ne sta accorgendo anche chi la Coppa la detiene, ovvero mister Larry Ellison, dall’alto del suo superyacht ormeggiato all’inglese a Riva degli Schiavoni.

Lo yacht di Larry Ellison, patròn di Oracle, all'ormeggio a Riva degli Schiavoni

Video intervista ad Alberto Sonino, delegato all’organizzazione delle ACWS dal sindaco di Venezia Giorgio Orsoni e presidente della Compagnia della Vela

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