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Venezia- Delle spettacolari AC World Series appena conclusesi a Venezia abbiamo già scritto ieri sera. Torniamo oggi sull’argomento per un altro interessante punto di vista, quello di Enrico Zennaro, velista professionista di Chioggia (quindi ottimo conoscitore dei segreti della Laguna e delle acque del Lido) che è stato chiamato da Emirates Team New Zealand a svolgere il compito di “pratico locale” in preparazione all’evento.

Questo il suo articolo, scritto ieri per il Corriere del Veneto, che lo stesso Zennaro ci ha gentilmente concesso per la pubblicazione. Interessante per il capire il metodo di lavoro kiwi e l’enorme fascino che l’America’s Cup sempre riveste sui velisti italiani e internazionali.

ETNZL e Artemis di fronte a Palazzo Ducale. Foto van der Borsch

“Ho trascorso una settimana come esperto locale per Emirates Team New Zeland in occasione della tappa veneziana delle AC45 World Series. Non so descrivere l’emozione. E’ stato come entrare nello spogliatoio del Barcellona, per dare consigli a Messi… e Messi che mi ringrazia pure.
Non ho mai ricevuto così tante telefonate tutte insieme. Ci sono stati giorni in cui ho scaricato la batteria del cellulare in una sola giornata. Tanti amici, supporter del mondo della vela e conoscenti mi chiamavano per avere informazioni, un pass per entrare nella zona delle basi dei team, chi per avere la maglietta dei kiwi, chi per informazioni riguardanti come fare per  vedere le regate e chi per vedermi in barca o in gommone con delle leggende viventi della vela. Un calore grandissimo.

Enrico Zennaro con i colori kiwi

Sono stato contattato da Ray Davies, con il quale avevo regatato in occasione del mondiale Melges 32 2009 di Porto Cervo e in occasione del mondiale Farr 40 2010 di Santo Domingo che sapeva che ero veneziano (chioggiotto in realtà, ma la laguna e il mare sono quelli) e mi ha chiesto di aiutarlo a capire le correnti, i venti e i canali. Il mio momento delicato arrivava alle 10 del mattino, dopo la riunione del sailing team (alla quale avevo accesso anch’io), dedicata ad analizzare gli 8-10 video e le foto del giorno precedente, per capire errori, tattiche e regole della regata. Avevo un paio di minuti per illustrare il mio pensiero su quanto vento ci sarebbe stato durante il giorno, direzione e tendenza e previsione della marea. Il mio pensiero veniva subito paragonato, da Rod Davis, con le previsioni del team meteo di Luna Rossa in quanto i due team sono in stretta collaborazione. Il mio lavoro continuava poi fino a sera tra  gommone e qualche salto sull AC45 nella posizione di ospite. Un’esperienza adrenalinica, neppure dal gommone si riesce a immaginare quanto veloci vadano questi mezzi super tecnologici, ancora non ho metabolizzato a cosa siano dovute quelle improvvise accelerazioni quando si poggia che in una barca normale sono impossibili.

Un momento delicato che ricordo è stato il sabato del primo week end quando Emirates Team New Zealand non ha gareggiato perchè la barca era delaminata. Dopo aver visto regatare gli altri team l’equipaggio si è allenato utilizzando una delle due Luna Rossa. Era annunciata Bora e non volevano rischiare di rovinare la barca del team amico, ed è toccato a me capire fino a dieci minuti prima che i ragazzi salissero in barca, se la Bora sarebbe arrivata o meno. Ho fatto tutti i controlli meteo collegandomi a internet direttamente dal gommone e poi per essere sicuro al 100 per cento ho telefonato a un paio di amici velisti a Trieste: «Ciao, da voi soffia già la Bora?»

Che l’equipaggio fosse tecnicamente fortissimo già lo sapevo, ma la cosa che mi ha colpito di loro e, che ne fa secondo me il miglior gruppo al mondo, è l’affiatamento, lo spirito di gruppo, l’unità. Ovviamente molto è dato dal fatto che sono lo stesso team da tanti anni e che si fidano al 100 per cento l’uno dell’altro, cosa che immagino non succeda proprio in tutti i team.

Un altro episodio incredibile è successo durante la regata che partiva dalle dighe e arrivava davanti Piazza San Marco: ETNZ era al secondo posto e stava per superare Oracle Spitill che aveva il gennaker arrotolato a metà ma, per un errore tattico, ETNZ si è ritrovato solamente quinto all’arrivo. Quando ci siamo avvicinati con il gommone nessuno ne parlava, erano tutti sereni, sorridenti, nessuna protesta, recriminazione. Ne hanno parlato solo il giorno dopo: un bel modo di stare concentrati.

Mangiano sempre tutti insieme come un gruppo di amici, un giorno che alla base sono arrivati dei turisti neozelandesi li hanno fatti entrare e li hanno invitati a pranzare lì anche se non li conoscevano.  Una delle poche serate fuori che si sono concessi è stata per una grigliata a casa di un All Black vicino a Treviso. La giornata che li ho visti più con gli occhi sgranati è stata quella in cui li ho accompagnati con il gommone griffato Emirates Team New Zeland lungo il Canal Grande. È stato pazzesco: i gondolieri applaudivano, la gente sulle rive e sui ponti faceva foto, salutava, si alzavano anche quelli seduti ai tavoli a pranzare. Hanno chiesto di attraccare a Rialto per bere all’ombra ma ci abbiamo rinunciato: troppa gente che li aspettava, temevano di fare tardi tra foto e autografi. Di Venezia hanno voluto sapere tutto, soprattutto quanto costano le case, specialmente dopo aver visto il palazzo che ha comprato il loro amico Patrizio Bertelli di Luna Rossa. C’è una cosa di cui non si capacitavano però: come mai così tanta gente pescasse in laguna per prendere pesci così piccoli. Chissà a che pesci sono abituati loro nel mare della Nuova Zelanda.
Nel salutarci mi hanno detto che ci rivedremo di sicuro il prossimo anno e di tenerli aggiornati sull’esito delle mie regate. Da non credere”.
Enrico Zennaro

1 COMMENT

  1. Articolo bellissimo!! queste sono le curiosita’ e le emozioni che ti fanno amare i personaggi e la vela! ho avuto la fortuna di incontrare un paio di volte Dean Barker, a Venezia ma in precedenza in un paio di tappe delle Extreme Sailing series, persona squisita, disponibile e umile nonostante il suo ben noto curriculum! lo stesso per Spithill, a suo agio in mezzo alla gente comune; gli italiani…come sempre over the top!!!! Grazie dell’articolo!!

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