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Roma- “Non è forse l’Odissea il mito di ogni viaggio?…Per noi ogni nostro viaggio, piccolo o grande, è sempre Odissea”. A scriverlo molti decenni fa Italo Calvino, uno dei più grandi narratori italiani del secondo ‘900. E sembra aver preso le mosse proprio da questo aforisma il libro di Moreno Salvatore, “Terra Australis Incognita”, pubblicato da Edizioni del Faro: il racconto autobiografico del suo viaggio dall’Italia fino in Antartide.

Il titolo rievoca la Terra Australis Incognita, un continente di cui si supponeva in passato l’esistenza per giustificare il necessario equilibrio fra il peso del continente euro-asiatico dell’emisfero settentrionale e quello, ipotetico, dell’emisfero australe. La definizione risalirebbe ad Aristotele, anche se fu il cartografo Tolomeo, vissuto nel I secolo a.C., a enunciare la teoria del “bilanciamento dei pesi terrestri”. Le prime mappe raffiguranti questo continente risalirebbero al periodo compreso fra il XV e il XVII secolo d.C.

Atlante disegnato nel 1592 da Abraham Ortelius in cui è visibile l'immaginaria Terra Australis Incognita

 

Per l’autore la partenza non ha rappresentato un’occasione di fuga da una realtà sentita come troppo alienante, quanto la possibilità di scoprire il proprio Es, il proprio io interiore. Per questo la narrazione non pone l’accento tanto sui contenuti strettamente geografici, come coordinate e dettagli paesaggistici che comunque sono raccontati, ma sull’importanza di dar vita al proprio sogno e contestualmente elogiare il concetto di nomadismo.

A partire dai ricordi di infanzia, Moreno illustra i motivi e il percorso che lo hanno portato alla decisione “finale” di mollare gli ormeggi e partire a bordo della sua barca Fortuna.

"NAvigando in Antartide", Lat. 65°15' S Credits: Moreno Salvatore

È  il 2005. Lo scrittore e velista decide di salpare. Rotta: Terra del Fuoco, estremo lembo di terra nell’America del Sud e provincia dell’Argentina. Da qui il passo verso l’Antartide è breve. Così Moreno descrive l’impatto con il continente di ghiaccio: “È un continente di una bellezza sublime e ostile, dove a volte il cuore sussulta, ove si ode il canto delle balene e talvolta si è testimoni di urlanti silenzi”.

Scheda del libro:
Pagine: 272
Prezzo: 20 euro

www.edizonidelfaro.it

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