Azzorre- Ore dure quelle appena trascorse per Marco Nannini e Sergio Frattaruolo nell’ultima tappa della Global Ocean Race. La tempesta sub tropicale Beryl ha costretto Nannini ha delle scelte difficili, peraltro ben interpretate. Alle 15 di oggi, Financial Crisis si trovava ormai oltre le Azzorre, a 903 miglia dall’arrivo a Les Sables d’Olonne, saldo al secondo posto di tappa e nella classifica generale del giro del mondo per i Class 40. Sono 295 miglia le miglia di ritardo dal leader Cessna Citation.

Questo il diario di Marco Nannini:
“Negli ultimi giorni abbiamo fatto tante velocissime miglia. La scorsa
settimana abbiamo dovuto prendere la difficile decisione di rallentare per
evitare il peggio di una profonda depressionie che ci tagliava il
percorso. A conti fatti abbiamo trovato condizioni molto impegnative e
fatto qualche danno, Cessna davanti a noi e’ stata costretta a fermare la
barca nel cuore della notte mettendosi alla cappa per far fronte ad enormi
onde che si frangevano sulla barca. Tutto sommato siamo contenti della
scelta che abbiamo fatto anche se ci era costata parecchie miglia sui
leader.
Negli ultimi giorni invece situazione opposta, la tempesta extra-tropicale
Beryl stava puntando dritto su di noi arrivando da sud est minacciando di
darci una bella strappazzata. Considerata la traccia attesa del centro del
ciclone la strategia difensiva migliore era quella di cercare di fare piu’
strada possibile verso est, nella speranza di passare davanti ed evitare
il peggio. La foto indica la nostra posizione rispetto a quella attesa del
centro della burrasca.
Dunque, con un doppio incentivo ad andare forte, per evitare la tempesta e
per arrivare al traguardo, abbiamo spinto a fondo l’accelleratore coprendo
tante rapide miglia. Prima con lo spinnaker in testa d’albero, tutto ieri,
poi quando il vento e’ iniziato a ruotare da sud e il cielo a coprirsi
segnalando l’arrivo della depressione, abbiamo cambiato per lo spinnaker
piccolo che abbiamo tenuto con vento fra i 30 e i 35 nodi con raffiche
fino a 40 lanciando la barca in favolose planate fino a 20 nodi facendoci
cavalcare rapidamente verso Les Sables D’Olonne, sempre pero’ con un
pizzico di apprensione, rallentando avremmo dato modo alla tempesta di
raggiungerci, andando forte si ha sempre paura di rompere qualcosa.
Fin’ora tutto bene. Abbiamo superato lo scoglio psicologico delle mille
miglia al traguardo, il vento e’ ancora forte ma dovrebbe presto iniziare
a calare…”. (Marco Nannini)