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Alassio- Il CONI ha negato a Pietro Sibello l’idoneità agonistica per partecipare ai Giochi Olimpici nella classe 49er. La notizia viene data dallo stesso atleta azzurro in un comunicato alla stampa in cui sottolinea però con voce ferma che “non mi arrendo, continuerò a lottare”. Ricordiamo che al momento l’equipaggio azzurro per Weymouth è composto da Giuseppe Angilella e Gianfranco Sibello.

Sono passati otto mesi da quando Pietro Sibello è stato costretto a fermarsi per un angioma. Il 32enne velista di Alassio, una delle eccellenze della vela italiana, puntava a Londra 2012 avendo conseguito la qualificazione con il fratello Gianfranco nella squadra azzurra ai Mondiali 2012 di Zara. In palio il riscatto del 4° posto nelle ultime Olimpiadi di Pechino, ma anche un inverno passato a capire cosa si celava dietro ai sintomi di questa malattia congenita.  Mesi di riposo e di visite specialistiche con un responso univoco:  nessuna compromissione neurologica. Londra 2012 era vicina, mancava solo l’idoneità agonista da parte del CONI.

Pietro Sibello con Giuseppe Angilella e il fratello Gianfranco alla presentazione della squadra olimpica FIV a Marina di Loano. Foto Tognozzi

“Ho appena appreso il verdetto negativo da parte del CONI. Aspettavo con fiducia questa decisione, cruciale per la mia carriera di atleta, ma anche decisiva per la mia persona. Dopo aver ricevuto tanti pareri positivi da  parte di Professori Specialisti in materia e medici sportivi sia in Italia che all’estero, sono profondamente amareggiato da questa totale chiusura da parte del CONI. Sono stato particolarmente ferito dal fatto che non sono stati presi in considerazione i certificati medici comprovanti la mia idoneità. Ho ricevuto un secco NO. Chiedo che siano valutati i pareri che arrivano da Luminari della Medicina e sono pronto ad assumermi qualsiasi responsabilità. Vorrei che facessero altrettanto anche coloro che rappresentano il nostro Sport, che tanto amiamo. Mi riservo di consultare il mio avvocato per vedere se ci sono le possibilita’ di intraprendere le vie legali”. Pietro Sibello

Una voce, quella di Pietro Sibello, che assume toni così intensi che solo chi conosce bene questo grande velista e grande uomo può comprendere. FareVela è dalla sua parte e crede che il suo sogno e l’impegno con cui ha inseguito una medaglia (che a Qingdao solo un’irripetibile scherzo del destino gli tolse) debba trovare un riconoscimento anche da parte del CONI. Forza Pietro, ti sosteniamo con tutte le nostre capacità e siamo onorati di averti stretto la mano l’ultima volta che ci siamo visti.

17 COMMENTS

  1. Forza Pietro, forza! La tua è una battaglia giusta e i burocrati non hanno motivazioni vere per non farti andare… te le meriti le olimpiadi!

  2. Non dargliela vinta a questi “Maledetti” burocrati che non riescono a capire i sacrifici che ci sono dietro alla preparazione olimpica.
    Sono la rovina della Fiv eppure nessuno li caccia!!!!!

    • Gentile Max, in questa vicenda e’ il CONI a negare l’idoneità, non la FIV che anzi ha fatto e sta facendo tutto il possibile per portare Pietro Sibello a Londra. Un saluto

  3. il mio bimbo è stato operato per lo stesso suo motivo e stà benissimo, non capisco perchè Sibello non può partecipare alle olimpiadi è una cosa vergognosa!!

  4. E’ inconcepibile…ha fatto bene al mondiale…
    non capisco…Lars Grael se la batte senza una gamba e noi non permettiamo l’olimpiade a un campione che ha tutti i certificati in ordine!! chissà quali sono i veri motivi

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