SHARE

Ginevra, Svizzera- Ora è ufficiale. Realstone Sailing dello skipper Jérôme Clerc si è aggiudicato  il Vulcain Trophy, circuito nato per volontà dell’Association des Multicoques de Compétition (AMC) e dedicato ai performanti Decision 35, i catamarani che dallo scorso maggio si sono sfidati sulle acque del Lago di Ginevra.

Nessuna sorpresa nell’ultima tappa del circuito, il Grand Prix Facchinetti Automobiles, tre giorni di regate organizzate dalla Société Nautique de Genève, perché a vincere l’edizione del 2012 Clerc ci aveva già pensato nella tappa precedente, il Grand Prix & Cie.

Giochi aperti invece per il secondo e il terzo posto, con i due Bertarelli che hanno regalato  spettacolo a bordo di Alinghi di Ernesto e Ladycat di Dona, combattendo metro su metro per riuscire a mantenere il distacco dal diretto rivale, soprattutto dopo le regate perfette della sorella Dona, che era così riuscita a superare Rham Sotheby’s di Philippe Cardis e guadagnarsi il terzo posto in classifica. E così nell’ultimo giorno si è assistito a un match race ricco di sorprese e colpi di scena. Tanto che fino all’ultima prova, la tattica aggressiva della sorella Dona ha cercato in tutti i modi di scalzare Alinghi dalla seconda posizione. Non riuscendoci, alla fine, per pochi punti.

Con 12 punti Realstone Saling vince l’edizione 2012 del Vulcain Trophy, circuito dedicato ai velocissimi cat Decision 35. UN risultato conseguito già da Jerôme Clerc e il suo team in occasione del Grand Prix & Cie Credits: P. Menoux

Venerdì 12, primo giorno dei tre di regata previsti, è stato caratterizzato da cielo azzurro e una brezza che ha spirato da sud ovest. Solamente nell’ultima delle tre prove disputate, si è avuto un vento più sostenuto che ha raggiunto i 20 nodi, costringendo alcuni team a ridurre la superficie velica. In queste condizioni meteo si è assistito a regate divertenti e impegnative. Veltigroup e Okalys Corum hanno strappato il loro gennaker. In più, il Decision 35 di Nicolas Grange ha colliso contro Nikel, riportando vistosi danni alle prue. Ciò non ha impedito loro, però, di rinunciare alle altre prove. A parte l’ottimo ruolino di marcia di Jérôme Clerc (2 1 1), il primo giorno ha visto Cardis prendere putni importanti a Bertarelli (2 1 4), che ha vinto con facilità la seconda prova. Non troppo distante Artemis Racing, al comando di Torbjorn Tornqvist, che grazie a un terzo e un secondo posto ha visto avvicinarsi il podio.

Ma il secondo giorno di regate ha visto l’exploit di Dona Bertarelli che ha “sparigliato”, come si suol dire, le carte in tavola. Quattro regate disputate e per lei due vittorie, un secondo e un terzo posto: grazie anche al gradito ritorno alla tattica di Yann Guichard, reduce dalla vittoria nel circuito Multi One Championship 2012 a bordo del MOD70 Spindrift, è riuscita a scavalcare sia Alinghi sia Rham Sotheby’s. Alal fine della giornata Dona era a 15 punti, seguita dal fratello Ernesto a 16 punti.   Sabato 13 non è stato un giorno fortunato per  i team e il pubblico che hanno dovuto attendere pazientemente a terra l’arrivo del vento. Alla fine Eolo si è presentato alle 15.30 e così il comitato di regata ha potuto dare il via alle procedure di partenza. Da segnalare la buona prestazione di Okalys Corum che è riuscito in una prova a tagliare per primo la linea d’arrivo.

A dominare nell’ultimo giorno di regate la tensione e la pressione che gravava sugli equipaggi per una classifica tanto incerta e che ancora poteva regalare molte sorprese nella lotta al secondo e terzo posto. Tanto più che il comitato organizzatore aveva previsto di chiudere il circuito con ben sei regate (anche se alla fine se ne riusciranno a disputare solamente tre).

Alle 2 è stato dato il primo segnale di partenza. Le condizioni meteo sono diventate sempre più toste, superando nell’ultima prova i 25 nodi, cosa che ha esaltato il vincitore del Vulcain Trophy Jérôme Clerc, stando a quanto ha dichiarato una volta tornato a terra: “Finire in queste condizioni meteo il Vulcain Trophy è stato magico. Vincere questo circuito per noi ha significato molto, è stato davvero incredibile”.

www.vulcaintrophy.com

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here