Meschede-Freienohl, Germania – Quando il cantiere tedesco si è affidato all’estro dello studio Judel/Vrolijk, uno solo era l’obiettivo che aveva in mente: tornare alle origini della progettazione, prendendo le distanze dall’attuale frenesia dei cantieri di costruire barche che, in un solo modello, siano allo stesso tempo ideali per la crociera e per la regata. Da questi presupposti nasce il Dehler 38, voluto per colmare il gap fra il 35 e il 41 piedi.

Al centro della filosofia del cantiere torna l’armatore che ha a disposizione una notevole quantità di varianti per cucirsi su misura il proprio 38 piedi. Partendo da una base comune – lo scafo in sandwich di vinilestere con anima in balsa – può scegliere fra diverse profondità e tipologie di chiglia e pala del timone, attrezzatura di coperta e materiali per gli interni, così da passare da una versione standard per il turismo fino ad arrivare gradualmente a una versione più sportiva e performante, adatta alle regate. Judel/Vrolijk ha lavorato molto perché il cruiser fosse leggero e stabile in navigazione, valutando le stazze IRC e ORCi.Le linee della carena sono morbide e senza esasperazioni.
Nell’ampio pozzetto sono previsti 6 winch a cui sono rimandate tutte le manovre che scorrono sotto i carter per un layout degli esterni pulito. Al centro dell’area ospiti, fornita di due panche a V, è posizionato un tavolino fisso. A poppa la plancetta apribile è opzionale. Per guadagnare spazio sottocoperta, la larghezza dei passavanti è stata ridotta e la tuga è stata rialzata. Rispetto alle sorelle, il disegno delle finestrature è più sportivo e consente dei veri bagni di luce nel quadrato.
Il piano velico, più generosono nella versione racing, è in linea con le moderne tendenze progettuali: due ordini di crocette acquartierate e fiocco a scarsa sovrapposizione (105% della J). Nella versione da regata, è previsto un tangone su cui armare lo spinnaker. In modalità crociera, invece, allo sbalzo di prua si può murare il Code O.

Il layout degli interni prevede 2 o 3 cabine. Originale il disegno del bagno, con vano doccia dedicato: la zona lavabo collega la cabina di poppa (o la calavele) direttamente con il quadrato, senza così disturbare l’ospite sotto la doccia. Il design del quadrato è moderno e ricercato e l’armatore può scegliere se realizzarlo in teak, mogano oppure noce. Per la cucina a L Dehler ha adottato soluzioni interessanti: per contribuire a trasmettere l’idea di ordine e pulizia, tutto è a “scomparsa”, a cominciare dai ripiani e dal lavabo. In quadrato il tavolo da carteggio, in posizione tradizionale, è scorrevole, così da guadagnare una seduta in dinette quando non viene utilizzato. Anche qui la stazione di navigazione è a scomparsa.