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Capo Verde- (Mauro Giuffré) Nuovi problemi per la flotta del Vendée Globe: l’andatura anomala del polacco Gutkowski nascondeva un problema, ma una notizia dell’ultima ora annuncia difficoltà anche per Maitre CoQ di Jérémie Beyou.

Gutkowski, a causa delle disfunzioni al pilota automatico che lo affliggono da quasi una settimana, ha perso il controllo del gennaker che si è andato ad arrotolare intorno allo strallo in maniera quasi inestricabile.  Lo skipper polacco sta cercando di capire come risolvere il problema ma per il momento l’onda formata impedisce di salire sullo strallo per trovare una soluzione. Gutkowski ha cambiato rotta per cercare di coprire il gennaker con la randa e non farlo sbattere troppo: il rischio concreto è che le violente sollecitazioni possano compromettere la tenuta dello strallo di prua o dell’albero. Nell’ottica di dovere salire sull’albero questa preoccupazione è di fondamentale importanza.

Maitre CoQ di Beyou. Foto Liot

Problemi anche per Jérémie Beyou: per lui i guai riguardano la chiglia e in particolare il sistema idraulico che permette i movimenti della stessa per ottimizzare l’assetto della barca. Un inconveniente non da poco per lo skipper di Maitre Coq, che ha deciso quindi, in contatto con i suoi tecnici, di dirottare su Mindelo, nell’arcipelago di Capo Verde, a velocità ridotta per analizzare a fondo e con calma il problema.

Nel frattempo la classifica per i primi tre posti ha subito dei cambiamenti al rilevamento delle 20 UTC di domenica: guida sempre Le Cleac’h, ma al secondo posto è salito François Gabart. I due navigano separati da 62 miglia a 15.3 e 15.7 di media. Il più veloce di tutti in queste ore è però Jean Pierre Dick, che è salito al terzo posto a 69,9 miglia da Banque Popolaire.

Alessandro Di Benedetto su Team Plastique è ora quindicesimo, ma già a 1.044 miglia di distacco dal leader.

www.vendeeglobe.org

2 COMMENTS

  1. L’uso della rete navigando sotto spi o gennaker è andato in disuso, non si sa bene perchè. La rete, alzata sullo strallo del genoa, è una mano santa per impedire che lo spi o il gennaker si incaramellino allo strallo, e ciò è tanto più vero per un solitario in regata che deve pure riposarsi ogni tanto anche se naviga sotto gennaker, soprattutto se il suo autopilota non funziona bene.

  2. Forza Alessandro!
    Non c’è altro da dire ad un personaggio che ha già compiuto un’impresa epica dimostrando che con una buona preparazione le cose si possono fare. Chiarito che Alessandro è un grande marinaio l’augurio che gli facciamo qui dalla scuola è di concludere, non importa in quale posizione ma concludere.
    Sono sicuro che portata a compimento, la Vendee gli darebbe la visibilità che merita in modo che qualche azienda lo supporti nel suo percorso.
    mauro puntin

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