Tristan da Cunha- (Mauro Giuffré) La caccia al leader Armel Le Cleac’h è ufficialmente aperta. La depressione che si è formata al largo dell’Argentina e soffia da nordovest tra i 20 e i 25 nodi sta dando i suoi frutti: in meno di venti ore Jean Pierre Dick, il più a ovest della flotta, ha recuperato 114 miglia. Recupero minore per Franòois Gabart, che ha agganciato un po’ in ritardo l’autostrada dell’ovest e ha rosicchiato circa 41 miglia sul leader, ma tutte nelle ultime ore. L’unico a non avere recuperato su Banque Popolaire è Alex Thomson, che nel gruppo di testa è lo skipper ad avere la tattica più similare a quella di Le Cleac’h.

Al rilevamento delle 9 UTC Le Cleac’h conserva 143 miglia su Thomson, 193 su Bernard Stamm, anche lui si è spostato leggermente a ovest, 206 su Jean Pierre Dick e 208 su François Gabart. Le velocità parlano chiaro: Banque Popolaire naviga a 11 nodi, Dick e Gabart ne fanno rispettivamente 16.6 e 15.7 di media. La situazione per Le Cleac’h non sembra delle più semplici: è vero che il leader continua a percorrere la rotta più breve verso il gate del sud Atlantico, ma sulla sua strada incombe l’anticiclone di Sant’Elena, quest’anno spostato molto più a sud del normale. Le Cleac’h in queste ore sta cercando di percorrere la dorsale dell’anticiclone approcciandola da nordovest, in una zona che comunque non garantisce venti molto costanti, piuttosto deboli da est. Ancora un paio di giorni e sarà definitivamente chiaro quale delle due opzioni tattiche ha avuto ragione.
Nel frattempo il gruppo di testa ha nuovi ospiti: Jean Le Cam, Mike Golding e Dominique Wavre, che già prima di Dick da ovest hanno agganciato la depressione, hanno fatto un sostanzioso salto in avanti e adesso viaggiano sullo stesso sistema meteo dei primi. Le Cam ha ridotto il suo vantaggio a 303 miglia, Golding a 332 e Wavre a 374. Quest’ultimo, con 389 miglia percorse nelle ultime 24 ore, è il più veloce dei 14 skipper rimasti in gara, ma si segnalano anche le 385 miglia bruciate da Javier Sanso, che dopo avere risolto il suo problema alla randa ha dimostrato ottime performance.

Il grande Sud non è ormai così distante e, come ha confidato François Gabart nel suo messaggio della notte, “la temperatura ha un po’ rinfrescato”. Gli albatros sono ancora lontani, ma per gli skipper che guidano il Vendée Globe questi sono gli ultimi giorni passati in condizioni confortevoli prima della grande battaglia con gli elementi.
Discorso differente per Alessandro Di Benedetto, che con la sua Team Plastique si gode ancora le comodità dell’aliseo. Il suo ritardo però è aumentato fino a 1238 miglia.
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