Auckland, Nuova Zelanda- Dopo la pausa di Natale è ripresa ad Auckland la preparazione di Luna Rossa Challenge. Il team si è ritrovato per riprendere le uscite sull’AC72 e lo skipper Max Sirena ha dato il via al timing del team di Patrizio Bertelli. Interessanti le sue impressioni in un’intervista rilasciata ad americascup.com appena prima della pausa festiva. Questi i passaggi salienti:

Sugli AC72: “Abbiamo imparato molto, queste barche sono delle nuove macchine per tutti. Ogni giorno e ogni momento che abbiamo trascorso sull’acqua abbiamo appreso qualcosa di nuovo. Sin’ora siamo soddisfatti. Abbiamo testato la barca in tutte le condizioni da 5 a 28 nodi di vento, acqua piatta o mare formato così da un punto di vista di progetto siamo felici. Negli ultimi giorni abbiamo spinto di più sulle performance. Ovviamente c’è molto lavoro da fare e quando riprenderemo a navigare di nuovo avremo una modalità più racing e legata alle prestazioni. Gli AC72 sono divertenti ed eccitanti da portare fino a 18-20 nodi e oltre i 20 nodi si cambia completamente la modalità perché sono molto ma molto potenti… Oltre i 20 nodi di vento non c’è troppo da ridere”.
Sulla campagna con una sola barca: “Abbiamo iniziato un anno dopo gli altri, ma siamo già più avanti rispetto ad Artemis Racing e a Oracle Team Usa… Voglio essere onesto, mi sento abbastanza forte con la nostra posizione, dove siamo arrivati. Guardando a cosa è successo agli altri, specialmente ad Artemis e Oracle, potrebbe succedere a noi domani. Ma ciò che voglio dire è, guardiamo a Oracle, loro non si sono mai fermati nell’ultima campagna. Loro hanno avuto una campagna con due barche, ma ora sono rimasti con una campagna con una sola barca. Sì, forse hanno salvato la loro prima barca, ma è una barca compromessa. Non faranno la Coppa con quella barca. Così, alla fine, non credo che navigheranno più di noi, alla fine probabilmente navigheranno anche un po’ meno di noi. E Artemis, probabilmente lo stesso. Dovevano varare in luglio… Alla fine, se devi guardare cosa è successo, devo dire che alla fine sono molto soddisfatto. Il dubbio è che se scuffiamo saremmo probabilmente fuori dai giochi”.
Sul suo ruolo di skipper: “Siamo un team giovane e abbiamo anche molte persone senza esperienza di Coppa… Il mio obiettivo era di prendere il maggior numero possibile di giovani e di nuove persone perché una delle cose peggiori della Coppa è che alla fine finisci per pensare sempre nello stesso modo. Voglio idee fresche e menti pulite. Credo che stia funzionando abbastanza bene. Sono molto più affamati delle persone “vecchie”. E partendo in ritardo, non possiamo permetterci di sprecare tempo in dinamiche politiche o di lamentarci di qualcosa. Dobbiamo solo spingere in avanti”.
Sul lavoro con Patrizio Bertelli: “Ogni minuto che passo con lui imparo qualcosa di nuovo che poi puoi applicare al tuo modo di lavorare. Ogni volta che sono con lui, sono come una spugna che impara il più possibile. E’ lo stesso con il team. Quando sappiamo che sta arrivando alla base o a un evento, il team si anima. Non voglio chiamarlo un mentore, ma è realmente una persona da cui puoi imparare”.
Sul suo stile di leadership: “Da ogni persona con cui ho lavorato ho cercato di imparare e assorbire tutte gli aspetti positivi. Tutti abbiamo aspetti positivi e negativi, così cerco di prendere il meglio da tutti i ragazzi con cui ho lavorato nel passato. Non credo che qualcuno sia perfetto o che ci sia un modo perfetto di lavorare. Per vincere la Coppa America devi fare il minor numero possibile di errori. Non c’è niente di perfetto. La perfezione non esiste nella Coppa”.
Sulle regate nella Baia di San Francisco: “Penso che dobbiamo ancora vedere cosa accadrà il prossimo anno. Penso che sarà davvero estremo vedere gli AC72 regatare nella Baia di San Francisco in quelle condizioni. Penso che ci sia la possibilità di vedere ancora un paio di scuffie…”
E bravo Max Sirena. Ci sembrano dichiarazioni di alto livello da uno skipper che sta riuscendo a costruire un vero team, bilanciato, dove il lavoro e la voglia di migliorare con il confronto reciproco sono la nuova filosofia. Evidenti, anche i “messaggi” indiretti rivolti ai “nemici” Oracle Team USA e ad Artemis Racing, e l’analisi della preparazione e delle difficoltà di navigare con gli AC72. Vedremo come andrà a finire la battaglia navale di San Francisco, dove, questo ormai appare scontato, non mancheranno né i colpi bassi né le emozioni.
La nuova ala di Oracle a San Francisco
Arrivata oggi ad Oakland la nave che ha trasportato la nuova ala dell’AC72 di Oracle Team USA da Auckland. Nei prossimi giorni sarà allestita in vista delle uscite di febbraio dell’AC72 del defender.

Niente ACWS a New York
Oggi è stata resa nota la cancellazione delle AC World Series programma a fine maggio nella East Coast (probabilmente a New York). Tutti i 4 team maggiori sono impegnati nella preparazione con gli AC72 e la trasferta a Manhattam non interessava di fatto a nessuno. Quelle di Napoli, quindi, sono le uniche ACWS previste nel 2013 prima della Coppa vera e propria. Resta la vicenda legale legata alla cancellazione di Venezia, di cui il prossimo 17 gennaio è prevista l’udienza.
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