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Rio de Janeiro, Brasile- (Mauro Giuffré) François Gabart è ormai prossimo all’ingresso dell’Aliseo di sudest: Macif, 29°40’ S, ha già virato posizionandosi mure a destra con il vento in rotazione a est, cosa che gli farà macinare molte miglia nei prossimi quattro giorni. Tra alcune ore cambio di mura anche per Armel Le Cleac’h, che al rilevamento delle 20 vede salire a 92.6 miglia il suo distacco dal leader, con poche opzioni tattiche da inventare in questa fase. Sarà interessante vedere quanto Banque Populaire ritarderà la virata per guadagnare in separazione laterale sull’avversario.

Alex Thomson a prua di Hugo Boss
Alex Thomson a prua di Hugo Boss

Avvincente il duello per il terzo posto con due opzioni tattiche opposte che si confrontano: a est Jean Pierre Dick, a ovest Alex Thomson. Per l’inglese sulle tracce di Virbac ottimo lavoro strategico: ha deciso di portarsi molto sotto l’Argentina per navigare in un flusso da sud-sudovest mentre il suo avversario diretto ha navigato di bolina con mare formato. Complice anche l’avaria di Dick allo strallo, il recupero di Hugo Boss è stato rapido, grazie a velocità in media superiori anche più di 3 nodi. Hugo Boss si è prepotentemente portato al terzo posto e aumenterà certamente nelle prossime ore il vantaggio su Dick , almeno prima di iniziare la fase di bolina. Alle 20, Thomson era a 330 miglia da Macif e aveva già 25,5 miglia di margine su Jean Pierre Dick, che così commenta: “Il vento è sempre più agevole ora, dopo una notte intensa. Alex sta prendendo una grande opzione e tutto deve essere riconsiderato. La mia strategia era buona, ma, a causa del mio piccolo problema, non ho i tempi giusti. Ma è interessante, sarà una grande lotta”.

Come ha sottolineato Marco Nannini nella sua analisi delle difficoltà dopo Capo Horn, il passaggio vicino alle coste del Brasile per Thomson sarà delicato: il rischio è che l’Aliseo in quella zona ruoti a nordest costringendo Thomson a bolinare mentre Dick vola al traverso.

La situazione alle 20 di oggi. Si nota che ormai Macif è prossimo all'Aliseo che prenderà domani già mure a dritta. Lungo la costa del Brasile, la posizione di Hugo Boss che sta ancora usufruendo di un flusso da sud
La situazione alle 20 di oggi con il vento previsto a 12h. Si nota che ormai Macif è prossimo all’Aliseo che prenderà domani già mure a dritta. Lungo la costa del Brasile, la posizione di Hugo Boss che sta ancora usufruendo di un flusso da sud est

Tra i tanti spunti offerti dal Vendee nelle ultime 48h focalizziamo l’attenzione anche sul passaggio di Javier Sanso all’Horn in nona posizione: Acciona 100% Eco Powered è il primo IMOCA 60 a avere doppiato il mitico capo sfruttando solo energia sostenibile. A bordo di Acciona infatti non c’è traccia di gasolio, e l’alimentazione della barca funziona grazie ai pannelli solari, all batterie a litio, agli idrogeneratori e ai due motori elettrici. Sanso ha dichiarato di avere messo in acqua gli idro appena due volte, riuscendo quindi a evitare un utilizzo massiccio di questa tecnologia che, come dimostrato in questo Vendee, ancora non è del tutto affidabile per navigazioni così impegnative. Mentre diversi concorrenti della flotta hanno avuto gravi problemi di energia a bordo, in ultimo Stamm costretto al ritiro, nessuna difficolta per il maiorchino Sanso: il suo modello può essere un punto di riferimento per il futuro?

Javier Sansò felice sul suo Acciona mentre doppia Capo Horn
Javier Sansò felice sul suo Acciona mentre doppia Capo Horn

E’ grande la delusione di Bernard Stamm, uno degli skipper che, a ragione, prima della partenza era considerato come potenziale vincitore: non è bastata la barca nuova e l’esperienza dello skipper elvetico per sconfiggere i problemi tecnici a bordo. Questo il commento di Stamm dopo il rifornimento di gasolio: “Al momento, non sono al 100% delle mie possibilità. Le condizioni sono molto instabili e ho dovuto fare molta attenzione a causa del ghiaccio. Era difficile muoversi nel vento, ho potuto riposare solo poche ore fa. Ora cercherò di ritornare a Les Sables d’Olonne e andare avanti con le mie vele. Cercherò di godere del momento anche se sono deluso. Non si può vincere questa gara con i problemi che ho avuto”.

In dodicesima posizione continuano i problemi tecnici per Alessandro Di Benedetto: dopo i piloti automatici e le difficoltà all’avviamento del motore, problemi a uno dei timoni in queste ore per lo skipper di Team Plastique, che ha operato una riparazione di fortuna e aspetta condizioni più tranquille per un intervento definitivo. Ancora buone le medie dell’italo francese nonostante le avarie: tra i più veloci della flotta, è a 4420 miglia da Gabart e 827 da Lamotte.

www.vendeeglobe.com

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