Cagliari- Andrea Mura ci comunica i suoi programmi 2013 con l’Open 50 Vento di Sardegna che saranno incetrati sulla partecipazione alla Ostar.
“Per me l’unica vera regata importante di quest’anno è la Ostar cercando di vincere la classifica in IRC, assai difficile con un Open e, battere il record oltre alle Line of Honuor. Questa è l’unica regata che mi permetta di tornare in oceano. La mitica Ostar partirà da Plymouth il prossimo 27 maggio.
Questa edizione forse non sarà così mitica per il numero ridotto di occorrenti, immagino a causa della crisi. In ogni caso credo sia una delle regate oceaniche più dure per il percorso contro vento, le alte latitudini e le continue perturbazioni. Il Nord Atlantico è l’oceano che ha mietuto più vittime nella storia sia in andata che nel ritorno. È considerato più duro del sud Pacifico… Se non altro la civiltà è più vicina!
La barca deve essere preparata in maniera impeccabile per resistere agli incessanti colpi di mare. Non posso permettermi uno shore team professionista e perciò ci arrangiamo da noi, un piccolo gruppo di amici che mi seguono da anni con fedeltà. Per lo più devo fare tutto da solo, almeno nelle cose più importanti e delicate perché poi in mare ci sarò solo io e nessuno potrà aiutarmi. Devo sapermela cavare da solo in ogni circostanza. La conoscenza del mezzo è basilare per arrivare dall’altra parte dell’oceano e senza avarie significanti. La preparazione della barca mi appassiona molto ed è il valore aggiunto più importante di queste imprese. È un momento di recupero sia mentale che fisico in preparazione e trovo entusiasmante modificare ogni cosa, dopo lunghe riflessioni, per migliorare la gestione e conduzione della barca come pure la vita a bordo. Sono un agonista e le performance sono forse la mia migliore specializzazione. Vento di Sardegna mi permette di liberare la mente e inventare modifiche straordinarie per navigare sempre più veloce.
L’anno scorso alla Twostar abbiamo avuto l’opportunità meteo di scovare zone in cui il vento era largo. Credo abbiamo fatto un buon lavoro di routage scovando le rotte più veloci e anche per questo, credo abbiamo fatto il record. Dubito si ripeteranno altre opportunità così ghiotte per la seconda volta consecutiva. Ti confesso che non mi preoccupa né il freddo, né la pioggia e la grandine, né il sonno o la stanchezza, né la solitudine, ma solo navigare in bolina con vento molto forte e molto mare formato senza fine temporale, come potrebbe accadere. Condizioni in cui non riesci neanche a scaldarti l’acqua per un liofilizzato, in cui è difficile anche spogliarsi e fare i propri bisogni. Comunque è la mia vita da skipper/marinaio, come quella di tutti coloro che navigano, e va accettata per quello che è sia nel bene che nel male”. (Andrea Mura)
Programma:
Partirò in solitario da Cagliari intorno alla fine di aprile per fare rotta verso Valencia per un rapido tuning di due giorni con la Future Fibres. Proseguirò per Plymouth via Gibilterra con uno stop a Portimao (uno tra i pochissimi porti in cui posso entrare per il pescaggio di 4.10 mt.)
Mi fermerò a Plymouth per circa 10 giorni per poi partire il 27 maggio. Circa due settimane di navigazione prima di arrivare a Nweport R. I. li o nei dintorni tra Boston e N. York forse farò qualche evento con Argiolas vini e formaggi che ha un grande mercato negli USA. Poi dovrò tornare a vela forse in Inghilterra per partecipare al Fastnet con un equipaggio di allievi. Sarebbe per me e VDS un evento per dare l’opportunità ad appassionati oceanici di partecipare ad una mitica regata. Come pure nei trasferimenti USA inghilterra via Bermuda e Azzorre e Inghilterra – Sardegna. Credo rifarò la Rolex Middle Sea Race a Malta con le stesse modalità.

Nei prossimi giorni il Presidente della Regione Sardegna presenterà il nuovo libro scritto da Andrea Mura per Mursia, “L’avventura, l’ignoto e la paura”, che sarà in distribuzione nelle librerie in questi giorni.
Grande Andrea!!!!!