Losanna, Svizzera- (Mauro Giuffrè) Tempo di bilanci e programmazione per la classe IMOCA, che si è ritrovata a Losanna in occasione della premiazione del Campione del Mondo di categoria François Gabart, vincitore del Vendée Globe 2012-2013 in 78 giorni. Insieme agli skipper anche gli sponsor e gli organizzatori degli eventi dedicati alla classe che dalla prossima stagione verrà seguita sotto il profilo dello sviluppo e della commercializzazione dalla neonata società OSM (Open Sports Managment).
Il Presidente di OSM Sir Keith Mills ha fatto il punto sugli IMOCA e ha fissato gli obbiettivi per lo sviluppo internazionale della classe: “Grazie alla nuova stazza approvata la scorsa settimana, ora abbiamo delle barche con caratteristiche nuove. Quindi è nostra intenzione creare un nuovo circuito internazionale per accogliere team provenienti da tutto il mondo e che possa portare le barche in nazioni finora mai visitate, in modo particolare negli Stati Uniti e in Asia. Con il contributo di altri sponsor, l’ambizione è dunque quella di proiettare la classe IMOCA verso una nuova dimensione. Investendo nella tecnologia, desideriamo condividere al meglio con i fan di tutto il mondo, i contenuti e le storie che fino a ora non sono state sfruttare adeguatamente, le imprese di questi velisti eccezionali che praticano lo sport che maggiormente rispetta la natura e l’ambiente.”

Nuovi orizzonti e nuovi scenari che non possono prescindere da precise strategie di marketing: gli Stati Uniti e l’Asia sono mercati importanti, il secondo in forte espansione, e anche per una classe con grande visibilità è necessario curare con grande attenzione l’aspetto commerciale per offrire un prodotto appetibile agli sponsor, soprattutto nel periodo di pausa tra un Vendée Globe e l’altro. Luc Talbourdet, presidente di IMOCA, l’associazione che rappresenta gli skipper, ha confermato il ruolo centrale di OSM: “OSM e Sir Keith Mills lanciano un segnale forte alla comunità della vela oceanica con questa cerimonia di premiazione a Losanna, alla presenza di un parterre di rappresentanti delle maggiori organizzazioni sportive europee e della stampa mondiale. Siamo coscienti di avere un grande potenziale, e oggi sappiano di aver anche i mezzi per sfruttarlo e svilupparlo.”
Marketing a parte, la nuova strategia IMOCA ripartirà anche e soprattutto dalle barche: l’esigenza è quella di avere barche più sicure, che arrivino al traguardo, meno costose e con un livello di competitività più omogeneo. La nuova stazza presta particolare attenzione a questi aspetti e affronta due dei punti cruciali della sicurezza sugli IMOCA 60: l’albero e le chiglie. Tutte le nuove barche che verranno costruite avranno albero e chiglia one design: le chiglie, molto fragili all’ultimo Vendée, dovranno essere in un unico pezzo di acciaio inox forgiato. Oltre a impedire le estremizzazioni, questa decisione ridurrà i costi di costruzione delle barche, un altro aspetto importante per lo sviluppo della classe.
Stesso discorso per gli alberi: il one design favorirà lo sviluppo di un mercato di vele usate, molto importante per quei team che lavorano con piccoli budget. Per aumentare la sicurezza delle barche l’angolo di scuffia è stato aumentato da 110° a 114°.
Le barche stazzate con le regole 2012 potranno continuare a regatare ma il cambio di chiglia viene vivamente consigliato a tutti gli skipper: chi non lo farà sarà obbligato ad aggiungere una zavorra supplementare per rispettare l’equità sportiva. L’obbiettivo di queste modifiche è quello di permettere agli skipper di partecipare al maggior numero di eventi possibili senza temere le rotture.
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