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Genova- (Mauro Giuffrè) Se il buongiorno si vede dal mattino l’alba del 53mo Salone Nautico di Genova inizia così: con il Governo a un passo dalla crisi, il Presidente Letta con ogni probabilità annullerà la sua visita prevista per la giornata inaugurale, e a guastare la festa è arrivata, con incredibile puntualità, anche una tagliente puntata di Report sul settore nautica, ben poco gradita dagli organizzatori del Salone.

Il Salone di Genova però, a dispetto della crisi e delle critiche, è ancora vivo e si appresta ad affrontare una delle sue edizioni più importanti. Un Salone più piccolo, come abbiamo notato questa mattina nell’anteprima riservata alla stampa, con una diversa organizzazione degli spazi e una nuova filosofia commerciale. Genova non è Cannes, non è Montecarlo e non è Miami. Qui non c’è il glamour patinato delle altre rassegne, ma c’è una nautica forse più autentica che è fatta anche dal piccolissimo risparmiatore che con fatica mette da parte poche migliaia di euro per comprarsi un gommone di 4 metri o una deriva a vela. Genova non ha i fasti della Costa Azzurra o della Est Coast, ma vive i problemi di una città che non si nasconde dietro il palcoscenico del Salone.

 

La darsena del Salone Nautico "ridotto". Foto Giuffré
La darsena del Salone Nautico “ridotto”. Foto Giuffré

Non sono certo i proclami degli organizzatori a fare la riuscita del Salone, ma il punto di vista del Presidente Ucina Albertoni è chiaro: “Abbiamo rivisto gli obbiettivi cercando di mantenere l’asticella della qualità elevata. Il Salone deve guardare al Mediterraneo: a livello internazionale sono nati tanti concorrenti, e non si possono inseguire potenziali clienti su scala mondiale perché finisci per avere un’offerta poco efficace. E’ importante concentrarsi su un mercato in particolare, e il nostro è il Mediterraneo, e calibrare l’offerta su questo”. Parole totalmente antitetiche rispetto a quelle dell’anno scorso, quando i mercati dell’est venivano visti come la panacea di tutti i mali. Ripartire dal Mediterraneo e dalla sue esigenze, sembra essere questa la filosofia del Salone Nautico edizione 2013.

Resta da valutare il tipo di riscontro che avranno gli espositori con la nuova logistica: l’ubicazione dei vari operatori nell’aria della Fiera è cambiata e sarà interessante vedere la risposta del pubblico alla nuova organizzazione. A proposito degli espositori: sarà finalmente un Salone più economico anche per loro? Lo abbiamo chiesto alla Presidente di Fiera di Genova Sara Armella e al Presidente UCINA Anton Francesco Albertoni : “Il risparmio è dato dalla durata minore ma non solo. Stimiamo che quest’edizione costerà circa il 30 per cento in meno agli espositori”. Non è stato chiarito se si tratta di un risparmio dovuto alla semplice riduzione dei giorni di esposizione, o se a contribuire c’è anche un minor costo degli spazi al metro quadro: informazioni queste che confronteremo nei prossimi giorni direttamente con gli operatori, per avere il polso reale di questa 53ma edizione del Salone Nautico e capire se la crisi è alle spalle e la nuova era è veramente iniziata.
http://www.genoaboatshow.com/

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