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Genova- A Copenhagen, in Danimarca, è andato di scena il Mid-Year Meeting dell’ISAF, prima uscita ufficiale di Carlo Croce alla guida dell’ISAF. Per la prima volta, i sette vice-Presidenti dell’Isaf hanno preso la parola ed esposto pubblicamente il proprio programma, un gesto molto utile e significativo che è stato accolto con favore da tutti i presenti. Va detto che il Council non aveva decisioni importanti da prendere, ma che quello danese era solo di un incontro per varare un’impostazione strategica del lavoro dei prossimi quattro anni. Domenica, ultimo giorno del meeting, sono poi intervenuti i vari Presidenti di tutti i Committee, che hanno illustrato i singoli programmi per coordinare al meglio i lavori dei vari comitati.

Carlo Croce
Carlo Croce

«Volevamo dare un segnale forte e crediamo di esserci riusciti», ha dichiarato Carlo Croce. «L’Executive Group è di grande qualità, c’è molta armonia e un clima di grande collaborazione. Il fatto poi che i vice-Presidenti abbiano potuto
esprimere pubblicamente e in forma ufficiale il proprio pensiero e il programma, è stato un bel passo in avanti per iniziare il lavoro nel migliore dei modi. Anche perché prima, nella gestione precedente, c’era il silenzio su molti aspetti del lavoro dell’Isaf, mentre adesso è l’esatto contrario: c’è la massima trasparenza e il massimo della condivisione del lavoro e degli intenti». Una filosofia che ha avuto un’ulteriore conferma pratica nella diretta web in streaming, la domenica, del Committee Chairmen’s Meeting, anche questa una scelta di totale apertura che ha trovato ampi consensi.

Il Presidente Croce ha proposto una nuova governance dell’ISAF più rapida e “compatta”, con meno strati, in modo tale che le decisioni abbiano un iter più veloce e meno burocratico, questione che verrà discussa e approfondita al prossimo meeting. Inoltre, Croce ha manifestato la volontà di dare un nuovo formato all’ISAF World Cup, visto che quella attuale, anche in termini di risposta dei media, non ha prodotto risultati soddisfacenti. «Anche di questo avremo modo di
parlare, ma c’è da cambiare parecchio: la World Cup deve diventare il vero circuito professionale delle classi olimpiche, deve essere il culmine di un percorso chiaro, con presenza di tv, sponsor e premi in denaro. Ci sono molte proposte in ballo, che discuteremo, e c’è anche già l’interesse di tv e sponsor, a patto che il formato cambi e che diventi appetibile anche dai media. Speriamo di essere operativi già dal 2015, la prima pietra è stata gettata, ora non ci resta che lavorare sodo e dare un nuovo volto a questa World Cup».
Il DT Marchesini fa il punto e convoca la squadra per i Giochi del Mediterraneo

Per quanto riguarda la squadra azzurra, dopo la Garda Trentino Olympic Week e le due regate World Cup di Palma e Hyeres, il DT Michele Marchesini ha fatto il punto e ha diramato le convocazioni per i prossimi Giochi del Mediterraneo, in programma a Mersin, in Turchia, dal 23 al 30 giugno. Otto gli equipaggi che saranno impegnati in questo grande appuntamento dell’estate: Matteo Capurro/Matteo Ramian (YC Italiano) e Francesco Falcetelli/Enrico Clementi (CC Aniene) nel 470 maschile, Francesca Komatar/Sveva Carraro (SV Aeronautica Militare) e Roberta Caputo/Giulia Paolillo
(CC Aniene) nel 470 femminile, Alessio Spadoni (CC Aniene) e Giovanni Coccoluto (Fiamme Gialle) nel Laser Standard, Martha Faraguna (YC Adriaco) e Laura Cosentino (CV Venezia) nel Laser Radial.

470 in regata sul Garda
470 in regata sul Garda

«La squadra è scesa in campo ad iniziare con la regata di Hyeres e da quel momento è cominciata una
prima fase, con convocazioni allargate, per fare il punto della situazione e una prima valutazione degli
atleti. C’è da segnalare che rispetto a Hyeres, per la prima volta con questa regata il team ha alloggiato
presso la “casa” della Squadra, il CPO di Campione del Garda, un fatto molto importante soprattutto
nell’ottica di unire i ragazzi e creare uno spirito di squadra. Con la fine delle regate sul Garda abbiamo chiuso le selezioni per i Giochi del Mediterraneo, con lo Staff Tecnico abbiamo riunito la squadra e per prima cosa mi sono complimentato con tutti per la sportività dimostrata durante le Selezioni. Tutti i ragazzi sono stati onesti, corretti, una bella prova di maturità da parte di tutto il team. Nelle due tappe di selezione le cose sono andate molto bene, i ragazzi gareggiavano
insieme, come una vera squadra, e questo è un bel passo in avanti, anche perché per me il concetto di
Team è importantissimo, bisogna stimolare gli atleti a fare gruppo, fargli vivere questa esperienza con
spirito di appartenenza e l’orgoglio di far parte della nazionale di vela: punto su questo, soprattutto, per
ricostruire la Squadra Olimpica ed il suo livello. I nostri hanno sfoderato delle buone performance, direi che un oro e quattro bronzi sono un buon risultato, anche perché il livello medio degli atleti impegnati sul Garda nelle varie classi era buono e anche numericamente è stato un bell’evento, vedi la presenza di 102 Laser in acqua. Tra gli atleti, ha
spiccato, ancora una volta, la prestazione di Flavia Tartaglini, che ha confermato le sue qualità di
freddezza in final race. Flavia è stata bravissima, ha raggiunto un livello elevato e adesso deve lavorare
sodo per mantenerlo. Quest’anno con lei abbiamo iniziato un discorso nuovo, a partire dal Mondiale in
Brasile: in quell’occasione ho deciso di iniziare un nuovo percorso qualitativo affiancando Alessandra
Sensini a Flavia, una scelta che ha pagato e che la stessa Flavia ha accolto con molto entusiasmo. In
generale, c’è da evidenziare come i nuovi format pongano l’accento sulla resistenza fisica e
psicologica, quindi sarà importante lavorare molto su questi due aspetti».

Dopo qualche giorno di sosta, la Squadra Azzurra, dalla prossima settimana, tornerà a Campione del
Garda per un nuovo stage e per andare avanti con il lavoro impostato da Michele Marchesini con il
responsabile della Metodologia Valentin Mankin, una figura, come ha sottolineato lo stesso DT azzurro,
fondamentale per la crescita dei ragazzi. Successivamente, gli atleti si divideranno tra chi andrà ai
Giochi Del Mediterraneo e chi alla Settimana di Kiel, un altro evento molto importante del calendario.
Nel frattempo, Marchesini ha annunciato un’altra novità di questo quadriennio olimpico, già evidenziata
nella Normativa delle classi olimpiche, dove si parla di valore filosofico delle collaborazioni. «Si, stiamo
organizzando una serie di incontri al CPO di Campione con dei consulenti esterni, se così possiamo
chiamarli. Si tratta infatti di campioni della vela, da Freddy Loof e Michele Ivaldi, e di professionisti della
nautica come velai, produttori di attrezzatura di coperta, esperti di compositi, nutrizionisti e altri ancora
che parleranno ai ragazzi nel corso di eventi formativi, incontri concepiti per aiutare gli atleti della
squadra a crescere dando loro nozioni a 360° nell’ambito della nautica. Pensiamo che sia utile per la
formazione dei ragazzi e grazie alla disponibilità di queste figure professionali di alto livello, siamo certi
che i risultati non si faranno attendere».

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