Cannes, Francia- Secondo giorno al Festival de la Plaisance de Cannes, l’evento che apre la grande stagione dei saloni nautici autunnali e che si concluderà domenica 15 settembre. Cielo terso e un po’ di vento fanno da cornice all’appuntamento che indicherà all’Europa lo stato di salute del settore e le aspettative degli operatori. Aspettative che oggi continuano a essere alte.
Lungo le banchine del Port Vieux, fermandoci a chiacchierare con i principali cantieri presenti, abbiamo captato la volontà di tutti (e la speranza, in molti casi) di tracciare congiuntamente la strada per uscire da questo stallo economico e dal perdurare della crisi che inevitabilmente influenza l’andamento del mercato. Rispetto all’anno scorso – è questa la sensazione predominate – si coglie nell’aria un’atmosfera più “rilassata e positiva”. Nonostante i numeri continuino a essere lontani dall’epoca d’oro e il rischio di finire a gambe all’aria è un incubo costante, il settore comincia a dare i segni di una certa vitalità. Certo, è presto per arrivare a delle conclusioni, ma qui a Cannes si guarda al futuro in modo più radioso. E non manca la soddisfazione di chi è riuscito già a strappare qualche buon contratto.
Rispetto a ieri – giornata che è sfilata via senza troppe gioie per gli espositori e caratterizzata da un fortissimo vento di maestrale che ha impedito di organizzare le prove in mare (Mylius è stato uno di quei cantieri colpiti dal maltempo) – oggi sulla Croisette e all’interno della fiera si respira un’aria più frizzante. Dall’ora di pranzo ha iniziato ad affluire un gran numero di visitatori desiderosi di salire a bordo delle imbarcazioni a vela e motore esposte. I salottini allestiti all’interno degli stand brulicavano di giornalisti e curiosi. Lungo il tappeto rosso della struttura si parlano soprattutto due lingue: francese e italiano. Dunque anche l’Italia crede nel Festival.
Nutrita poi la delegazione di aziende venute dal Belpaese. Un appuntamento internazionale (e “cruciale”) che nessuno ha voluto disattendere. Tra cantieri e società specializzate nell’accessoristica se ne contano almeno cento (per rimanere stretti). Diversi i modelli “Made in Italy” in acqua o presentati al pubblico. Ne è un esempio Paolo Semeraro venuto a Cannes in duplice veste: Banks Sails e Neo 400, il racer-cruiser d’esordio del cantiere Neo Yachts che sarà pronto fra un paio di mesi. Una piccola parentesi: solo ieri Semeraro ha deciso di essere presente anche a Genova.
Interessante il movimento generato dal comparto vela, le cui imbarcazioni sono state ormeggiate fra i moli di Saint Pierre e Max Laubeauf, sul lato destro del porto ed esattamente dall’altra parte rispetto all’entrata principale. Segno che la vela continua ad appassionare e attirare anche “semplici” curiosi.
La foto del Sunreef potevate metterla dritta…