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Alicante, Spagna- Come si diventa un velista della Volvo Ocean Race? La più dura e selettiva regata oceanica in equipaggio è uno degli obiettivi di ogni velista agonista, un must insieme all’America’s Cup, ai Giochi Olimpici e alla grande vela oceanica in solitario. ma arrivarsi è davvero complicato. Alle doti veliche da agonisti bisogna unire competenze tecniche specifiche (visto che non c’è certo uno shore team che alla era rimette in sesto la barca), resistenza fisica e psicologica, capacità marinaresche e capacità di lavoro di gruppo.

Un collage fotografico dei test equipaggio di Team Brunel condotti da Bouwe Bekking
Un collage fotografico dei test equipaggio di Team Brunel condotti da Bouwe Bekking

Per la prossima edizione, che si disputerà come noto con i monotipi Volvo Ocean 65, i velisti saranno solo otto, a cui si aggiungerà l’onboard sailing reporter che però non potrà svolgere alcuna manovra velica. Per l’equipaggio femminile di Team SCA le veliste saranno dieci più la reporter. Portare un mostro da 65 piedi al massimo della velocità, nei mari più duri del pianeta, in tutte le condizioni e tirando 24 ore su 24, è di per sé cosa destinata a un’elite. Ecco perché le selezioni degli equipaggi, che stanno proseguendo in queste settimane, sono così attente.

Dopo Team SCA, l’equipaggio femminile che per primo ha navigato sui VO65 e che nei giorni scorsi ha annunciato l’arrivo di Justine Mettraux (vedi un po’ come far bene alla Minitransat serve…) e Sally Barkow, Abu Dhabi Ocean Racing e Team Dongfeng, che ha in corso la sua selezione ad Hainan, è ora la volta di Team Brunel, il consorzio olandese guidato da Bouwe Bekking, che sta effettuando una ridida selezione per il suo equipaggio.

Team SCA
Team SCA

Il rude Bouwe, che di Volvo Ocean Race se ne intende non poco viste le sue precedenti sei partecipazioni, ha selezionato 22 velisti dalle 300 domande ricevute. Da questi saranno selezionati gli otto fortunati. Sono in corso anche prove fisico-atletiche di particolare durezza seguiti da attenti colloqui psicologici. Per ora il solo selezionato è Gerd-Jan Poortman anche se per i prossimi giorni sono attesi almeno quattro nomi. Tra i candidati anche il finnista PJ Potsma, quarto classificato a Weymouth 2012 e noto per aver perso una medaglia a pochissimi metri dall’arrivo. “Per lui”, ha detto Bekking, “bisognerà anche valutare la sua capacità di lavorare in team visto che è sempre stato un singolista”.

“Ora che tutti i team avranno esattamente la stessa barca”, ha spiegato Bekking, “non ci sarà più sviluppo possibile. In passato, il team con il miglior programma di sviluppo di prestazioni della barca aveva un vantaggio. Questa volta solo il team farà la differenza”.

Una regata sempre più appassionante, per la quale sono attesi a breve gli annunci di atri due o tre team, che FareVela seguirà al solito con attenzione in tutti i dettagli.

www.volvooceanrace.com

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