Shanghai, Cina- Cresce la voglia di Europa per i cinesi di Fareast, il cantiere con sede a Shanghai fondato nel 2002. Dopo la fortunata esperienza nel mondo degli Optimist e dei 420, settore per loro premiante, cambiano le strategie del management, interessato in questa delicata fase per l’economia occidentale a ritagliarsi un posto importante nel ghiotto mercato del fast cruising. E lo fanno presentando ai saloni europei (non ultimo il Boot di Düsseldorf) le loro novità come il Fareast 31R o il 36 Cat.

Sono tutte barche nate dalla proficua collaborazione con lo studio Simonis-Voogd, che fin dal primo progetto è riuscito a interpretare e far convivere i gusti del cantiere cinese con le richieste del mercato occidentale dei cruiser-racer dalla doppia anima, sportiva e soprattutto crocieristica, un po’ come piacciono agli armatori del Mediterraneo e a noi italiani.
Come si vede dai rendering pubblicati, gli architetti non hanno tradito la filosofia e lo spirito delle ultime tendenze progettuali: barche marine, robuste, dalle linee filanti e provviste di ogni comfort a bordo per navigazioni (o regate) in tutta sicurezza.

Quando allo scorso Boot di Düsseldorf ammiriamo il Fareast 31R e ne parliamo con il project manager Mats Runström, capiamo che il prototipo ha tutte le carte in regola per stupire nelle regate internazionali d’alto livello. E ha in più un punto di forza che in questi anni di crisi non è trascurabile: un prezzo d’attacco appetibile per una barca full carbon realizzata ricorrendo al vinilestere e a uno stampo femmina, il tutto per garantire all’armatore una barca rigida, solida e robusta anche nel tempo.
Linee aggressive e filanti si raccordano a una poppa piatta e larga come quella dei grandi Open oceanici. E infatti è alle portanti che il 31R dà il meglio di sé, forte anche di un potente gennaker di 120 mq.
Il pozzetto, ben organizzato e dai volumi generosi, concentra i pesi a centro barca per un suo maggior equilibrio e per consentire al team di manovrare in sinergia. Elevato aspect ratio per appendici e piano velico completano il quadro di un racer di razza che vi saprà stupire.

Ancora in fase di progettazione è il Fareast 36 Cat, un multiscafo che ammicca al mondo dei motoscafi. Osservate infatti il render: noterete come il pozzetto sia un immenso open space dove l’area dedicata allo skipper è concentrata verso prua, proprio a poppavia dell’albero. Una sola timoneria con quattro winch su cui sono riportate tutte le manovre. Poi, alle spalle, si apre una distesa di teak tutta sfruttabile secondo i gusti dell’armatore. Una vera sorpresa per gli occhi a cui fa da cornice i due archetti su cui installare generatori di energie alternative e collegati fra loro da un lungo pannello in plexiglass.

Il layout degli interni, spartani, prevede cabina con piccola dinette nello scafo di dritta e cucina con bagno a sinistra. Questo la vita a bordo del catamarano si deve concentrare in coperta, dove invece abbondano gli spazi e le aree prendisole. Se poi si avessero bambini al seguito, la laouge area può diventare provocatoriamente un mini parco giochi.
Scheda tecnica Fareast 31R
progetto Simonis-Voogd
lunghezza scafo 9,50 m
larghezza 2,95 m
immersione 2,10 m
dislocamento 1.800 kg
sup. velica 65,00 mq
prezzo 140.000 dollari
FareVela | Fareast, la Cina alla conquista dell’Europa fra cruiser, racer e multiscafi http://t.co/Y5LVrhjgjU via @farevelanet