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Brindisi- A Brindisi è una giornata afosa, di quelle che ti fanno mancare il respiro, nonostante un fresco maestralino soffi incuneandosi fra le stradine del capoluogo salentino. Tutta colpa dell’anticiclone africano “Ciclope” che da giorni sta soffocando la Penisola. All’ora di pranzo usciamo dall’albergo e iniziamo a camminare lungo un sonnolento Corso Roma, la strada che dal centro porta direttamente alle darsene dove sono ormeggiate le barche iscritte alla XXIX edizione della Brindisi-Corfù, la regata organizzata dal Circolo Vela Brindisi e dal Sailing Club di Corfù che è diventata ormai una classica del Mediterraneo e che alle 13 di mercoledì 11 giugno prenderà il via dall’imboccatura del porto per dirigere all’arrivo di Kassiopi, costa nord della splendida Kerkyra, al di là del Canale d’Otranto, dopo 104 miglia.

Un momento della presentazione. Foto Maselli
Un momento della presentazione, con il presidente del CVB Teo Titi sul palco. Foto Maselli

Cosa significhi la regata per la città di Brindisi lo intuiamo anche dalle vetrine di negozi, uffici e banche dove sono affisse le locandine pubblicitarie. E poi anche dai guidoni e dalle bandiere che tappezzano il lungomare, dall’anno scorso diventata un’area pedonale dopo lunghi lavori di rifacimento. All’improvviso il cellulare squilla e sul display appare il messaggio di Marcello Orlandini, responsabile dell’ufficio stampa in occasione della regata, che ci informa di aver raggiunto la quota di 100 iscritti. “Un ottimo risultato visti i venti di crisi”, spiegherà verso sera il neo presidente Teo Titi alla sua prima Brindisi-Corfù da organizzatore.

La nostra intervista a Teo Titi, presidente del CV Brindisi:

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Le barche sono suddivise in cinque classi: Maxi, ORC,  Holiday Sprint, Holiday e Multiscafi.

All'ora di pranzo, quando il sole picchia e ci sono almeno 30 gradi, le strade di Brindisi sono semideserte.
All’ora di pranzo, quando il sole picchia e ci sono almeno 30 gradi, le strade di Brindisi sono semideserte.

Il successo di questo “raid” è da ricercarsi nella calorosa accoglienza di una città sempre sorridente e nell’impeccabile macchina organizzativa che fino all’anno scorso era coordinata da Livio Georgevich, considerato da tutti il padre fondatore della Brindisi-Corfù e alla quale ha dato tanto. E alla vigilia della partenza, fermandoci a chiacchierare con armatori e velisti, ne riceviamo conferma, tanto che sono moltissimi ad avervi partecipato più di una volta. Qualcuno anche 10 0 15 volte.

In questi giorni Brindisi è una città in festa, animata da una miriade di eventi culturali che sembrano risvegliarla dopo il “letargo” della stagione invernale. Concerti in piazza, mostre, appuntamenti mondani a cielo aperto e sagre attirano non solo turisti ma anche i cittadini. Tra questi spicca il Negroamaro Wine Festival, la kermesse enogastronomica in scena nel centro storico di Brindisi dal 6 al 10 giugno.

Quando raggiungiamo la darsena, vediamo un fiocco disteso per terra sul ciottolato e due ragazzi che armeggiano sulla base: stanno riparando evidenti strappi avuti in qualche navigazione precedente. D’altronde il giorno prima della partenza gli equipaggi, per lo più amatoriali con pochi professionisti imbarcati prevalentemente sui Maxi come i Farr 80, lo trascorrono tra uscite in mare per testare le vele e il rig, riparazioni e check all’attrezzatura oppure a sonnecchiare e rilassarsi all’ombra di tendoni improvvisati o sotto bimini generosi.

Un membro dell'equipaggio della greca Tazmania Davil è in procinto di riparare il fiocco
Un membro dell’equipaggio della greca Tazmania Davil è in procinto di riparare il fiocco

I ragazzi intenti a riparare la vela sono di Corfù e regateranno a bordo di Tazmania Devil, un Mount Gay 33 del 2004. Per Spiro Leondares è la prima volta nonostante l’armatore Spyridon Aspiotis sia un veterano, contando dieci presenze all’attivo. “Siamo venuti appositamente dalla Grecia per vincere, anche se la crisi ci costringe a navigare con vele tutte rattoppate”, scherza il velista greco in un italiano buono.

Poco più in là c’è il Sun Odyssey 36 Firogan di Filippo Angelillo che insieme al suo amico Alberico Albano, un passato nel comitato della Brindisi-Corfù, hanno aperto a Taranto una scuola di vela d’altura. “Con noi regateranno gli allievi più meritevoli dei nostri corsi”, spiega l’armatore che poi sottolinea come “per me sia un’emozione partecipare alla regata con la mia barca dopo aver regatato per cinque a bordo di altri”. Per Albano la XXIX edizione è invece una “liberazione perché finalmente posso godermi in tutto relax la traversata del Canale di Otranto senza le ansie dei tempi, delle partenze e degli arrivi che avevo quando ero giudice di regata”.

Ci invita a salire a bordo del suo Grand Soleil 46 BC Antonio Bonasia, intento a un pisolino ristoratore in pozzetto prima della nostra irruzione. “ho deciso di chiamare così il GS perché per me è stata davvero una svolta, venendo dal mondo dei catamarani e desiderando passare a un monoscafo performante di qualità”. Con lui naviga un equipaggio variopinto, competente e unito dalla voglia di divertirsi “ e di passare momenti di pura goliardia”. “Peccato però – ci spiega laconicamente l’armatore – per questo atteggiamento riprovevole della Guardia di Finanza: nemmeno il tempo di attraccare e, zac…, ci hanno chiesto i documenti”. “Un episodio simile è accaduto durante l’invernale – ci racconta Bonasia – e per di più mentre fuori infuriava la tempesta. Sono la bestia nera”. E poi conclude sottolineando scherzosamente “come per lui questa è un’ARC in piccolo, una festa dedicata al crocerista e non al professionista”.

Sono 101 le barche iscritte alla XXIX edizione della Brindisi-Corfù, la classica del Mediterraneo organizzata dal Circolo Vela Brindisi
Sono 101 le barche iscritte alla XXIX edizione della Brindisi-Corfù, la classica del Mediterraneo organizzata dal Circolo Vela Brindisi

Mentre chiacchieriamo in pozzetto, sale la scala del tambucio un ragazzo dallo spiccato accento campano, Raffaele Pascione che subito sottolinea alcune mancanze nell’organizzazione, come “l’assenza di servizi per soddisfare servizi elementari come un bagno, una doccia o un lavandino”. “Noi – continua il velista – ci siamo dovuti appoggiare a una Pro Loco che ci ha messo a disposizione due bagnetti”.

Dalla Serbia (notevole la presenza di equipaggi provenienti dall’Est Europa) viene il GS 50 Argo Navis di Lyubisav Duričic che in un inglese stentato ci parla della Brindisi-Corfù come della “naturale conclusione della sua crociera nell’Adriatico”.

Il Farr 80 Team Sistiana dello skipper Alberto Leghissa rinnova la sua sfida ai Montefusco a bordo di Idrusa
Il Farr 80 Team Sistiana dello skipper Alberto Leghissa rinnova la sua sfida ai Montefusco a bordo di Idrusa

Tra i Maxi, che dopo l’aggiornamento di stazza saranno solamente in tre anziché i tradizionali sei, si rinnova la sfida fra Idrusa dei fratelli Montefusco e Team Sistiana comandata da Alberto Leghissa. Dopo una breve discussione sui criteri di definizione della classi (“l’UVAI deve fare chiarezza e imporre uniformità decidendo il taglio delle classi con numeri certi di rating per almeno 3-4 anni, proprio come avviene per le classi olimpiche, altrimenti buttiamo via i soldi”), entriamo nel vivo della Brindisi-Corfù. “Sono anni che vi prendiamo parte anche per scopi benefici, promuovendo l’attività del World Food Programm.

“Questa regata ci ricorda una Barcolana in piccolo per l’atmosfera e la partecipazione che sono riusciti a creare intorno”, continua lo skipper del Farr 80. Poi, stuzzicato sull’eterna rivalità con l’amico-nemico Paolo Montefusco, ci risponde che “grazie a questo nuovo percorso, che prevede il passaggio obbligato per il gate di Tricase, avremo più chance di dare filo da torcere a Paolo perché anche la sua strategia sarà più limitata rispetto agli anni passati. Strategia sempre perfetta e che ci ha condannato nelle edizioni precedenti”.

Amadeus è il Cori 45 dell’ungherese Tamas Bolcsvolgyi alla sua prima esperienza. “Avevo sentito parlare molto della Rimini-Corfù – racconta l’armatore di Budapest – ma, dopo una ricerca su internet, ho visto che non veniva più organizzata e che al suo posto c’era questa con partenza da Brindisi. Mi sono detto: proviamo! E così ora sono qui con famiglia e amici. Sarà un’avventura fantastica e già sono convinto a tornare il prossimo anno”.

Un attimo dopo aver parlato con Bolcsvolgyi, per il lungomare inizia il concerto della “Salento Funk Orchestra”, una banda di giovani musicisti salentini nata nel 2011 con lo scopo di diffondere un altro aspetto della cultura di queste terre che non si fondasse solo sulla tradizione ma anche su qualcosa di diverso, proprio come il funk.

Con la Salento Funk Orchestra iniziano gli eventi collaterali della Brindisi-Corfù che terminano con il tradizionale show pirotecnico.

I 16 ragazzi della Salento Funk Orchestra
I 16 ragazzi della Salento Funk Orchestra

Ora l’appuntamento è alle 11 di domani mercoledì 11 giugno in barca, pronti a mollare gli ormeggi e dirigersi nello specchio d’acqua racchiuso fra l’Isola Traversa e la diga foranea di Punta Riso. Si partirà per classi a iniziare dalle 13. Il meteo è favorevole con un Maestrale sui 15 nodi che dovrebbe portare la flotta direttamente all’arrivo a Kassiopi. Per chi volesse seguire la regata live a distanza è anche quest’anno possibile grazie alla partnership con Yellobrick, uno dei sistemi più diffusi di tracking on-line.

www.brindisi-corfu.it

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