Nantes – Rivoluzione in arrivo per la classe IMOCA 60 che si è recentemente riunita in assemblea generale per discutere del programma della prossima stagione e per valutare eventuali evoluzioni tecnologiche. Dopo il grande dibattito sulla possibilità di introdurre una barca OD, ipotesi scartata, e la decisione di introdurre solo albero e chiglia OD, la nuova generazione di Open oceanici si prepara al futuro.
Presto vedremo a bordo degli IMOCA 60, in luogo dei soliti daggerboard, dei veri e propri foil. Il futuro della vela è la velocità e la classe IMOCA non poteva certo mancare l’appuntamento.
Stiamo parlando della tecnologia DSS Foil (Dynamic Stability Systems), lanciata da Gordon Kay e sviluppata da Hugh Welbourn, appendici a L già viste sul maxi 100 Wild Oats all’ultima Rolex Sydney Hobart e non solo. Queste appendici retrattili verranno posizionate lateralmente sugli scafi e impiegate con immersioni differenti a secondo dell’andatura e dell’intensità del vento. Non immaginate però il volo degli AC72 in Coppa America, sarà qualcosa di diverso, non ci sarà full foiling.
I foil lavoreranno in un doppio senso, un effetto lift di sollevamento verticale per diminuire l’attrito sull’acqua e garantire performance migliori, fornendo al tempo stesso un aumento del momento raddrizzante e un conseguente miglioramento globale della stabilità della barca. Secondo Hugh Welbourn l’introduzione di questa tecnologia potrebbe portare a una vera e propria rivoluzione degli IMOCA: lo sviluppo di foil con simili caratteristiche potrebbe rendere superflue le chiglie basculanti e modificare il design generale delle barche. I bagli massimo molto pronunciati potrebbero ridursi, così come le prue che sfruttando l’effetto lift navigheranno più alte sull’acqua e potranno essere dotate di volumi minori.
Barche quindi più strette, dalle linee più affusolate e quindi complessivamente più leggere. L’investimento tecnologico sui foil potrebbe essere quindi recuperato sui nuovi progetti risparmiando sulla chiglia e sul materiale necessario a realizzare la barca che dovrebbe essere minore.
Attualmente sono questi i progetti IMOCA nuovi in fase di costruzione, che potrebbero già essere dotati delle nuove appendici (da notare come tutti i nuovi progetti siano Verdier-VPLP):
Safran (Morgan Lagravière), plan Verdier – VPLP, varo previsto per gennaio-febbraio 2015
Banque Populaire (Armel le Cléac’h), plan Verdier – VPLP, marzo 2015
Edmond de Rothschild (Sébastien Josse), plan Verdier – VPLP, maggio
Hugo Boss (Alex Thomson), plan Verdier – VPLP, mise à l’eau prévue giugno 2015
Saint-Michel Virbac (Jean-Pierre Dick), plan Verdier – VPLP, luglio 2015
Andrea Mura, obbiettivo prossimo Vendée Globe, plan Verdier-VPLP, periodo del varo ancora da definire.
http://www.imoca.org/fr/index/
http://www.dynamicstabilitysystems.com/dss-technology/