Fiumicino- La settimana scorsa la Guardia Costiera è intervenuta a difesa dell’ambiente e del mare di Fiumicino a seguito della fuoriuscita di cherosene dalla condotta che i depositi dell’ENI di Civitavecchia all’aeroporto di Fiumicino.

Il L.A.M. (Laboratorio Ambientale Mobile), allertato dai militari della Guardia Costiera, dopo essersi recato sul posto, ha verificato la qualità delle acque e controllato che non vi fossero tracce di idrocarburi. Il laboratorio è mirato al potenziamento delle capacità operative della Guardia Costiera nel campo della tutela ambientale. I biologi della Guardia Costiera hanno eseguito le analisi lungo le foci del fiume Arrone e del Rio Palidoro, effettuando il campionamento e la successiva determinazione della concentrazione di idrocarburi mediante l’utilizzo di due fluorimetri a raggi UV, collegati direttamente al pc portatile sul quale è installato uno specifico software per la lettura istantanea dei valori.
Grazie all’utilizzo di panne galleggianti oleoassorbenti, predisposte dalla Guardia Costiera, dall’Eni e dal consorzio Castalia, si è riusciti a circoscrivere il prodotto all’interno dei reticolati del consorzio di bonifica nella zona del fosso Tre Cannelle, evitando così che il prodotto arrivasse alla foce e, di conseguenza, in mare.