Verona- La cartografia nautica è una delle storie più appassionanti del mare. La sua evoluzione in oltre duemila anni di storia della navigazione rappresenta un continuo mix di avventura, intuizione, ricerca tecnologica, scienza e sagacia marinaresca. Chiunque vada per mare ne è irrimediabilmente sedotto.
A ricostruire la Storia della cartografia nautica, per i tipi de Il Frangente, l’apprezzata casa editrice veronese di portolani e libri sul mare e la navigazione, è Paolo dell’Oro, studioso di scienza e funzionario scientifico oltre che navigatore in quarant’anni di vela in Mediterraneo.
L’autore compie un lungo viaggio nella storia della cartografia nautica, dai suoi primordi fino ai giorni nostri. Il libro, da intendersi come opera prima sull’argomento nel panorama editoriale italiano, si dipana in tre periodi storici distinti. Il primo: la nascita della cartografia in generale nel mondo antico, in cui mito e realtà si fondono; il secondo: il Medioevo, un periodo di grande evoluzione nelle conoscenze rispetto ai secoli precedenti; il terzo: l’era moderna con i suoi strumenti di straordinaria precisione, che consentono di dare “una nuova forma alla Terra” e di produrre una cartografia estremamente dettagliata.
Molto interessante anche la storia dei portolani, attraverso i quali gli esploratori hanno descritto per molti secoli ciò a cui era impossibile dare una rappresentazione grafica. Due capitoli sono dedicati agli strumenti e ai metodi adottati dai cartografi in passato fino ai giorni nostri. Un libro molto ricco di nozioni nautiche e storico-culturali, che non può mancare nella biblioteca di bordo degli appassionati.