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Douarnenez, Francia- Hanno facce da bravi ragazzi ma spirito da combattenti, alcuni in giovane età ma già con moltissime miglia sulla scia: è l’Italia dell’oceano, che si appresta a partecipare alla Mini Transat 2015, partenza da Douarnenez il 19 settembre. Sono sei gli italiani iscritti alla regata, Federico Cuciuc, Andrea Fornaro, Andrea Pendibene e Roland Ventura tra i serie, Michele Zambelli e Alberto Bona tra i proto. A questi potrebbe aggiungersi Andrea Messina tra i serie, che ha completato il suo percorso di qualifica.

Gran Premio d'Italia Mini 6.50, appuntamento di punta della classe in Italia
Gran Premio d’Italia Mini 6.50, appuntamento di punta della classe in Italia

Tra i serie ad avere ambizioni di classifica ci sono sicuramente Andrea Fornaro con il suo Sideral, piano Lombard varato nel 2015, e Pendibene che regata per la Marina Militare, piano Verdier del 2015. Federico Cuciuc regaterà invece con il meno recente Ita 556 Zero & T, il Dingo 1 progettato da Pierre Roland. Ventura sarà a bordo del piano Finot 2004 Fondation Planiol.

Andando a scorrere la classe prototipi, Alberto Bona e Michele Zambelli, i più giovani tra gli italiani con i loro 29 e 25 anni, arrivano sulla linea di partenza dopo l’eccellente prestazione del 2013, quando entrambi regatavano con barche datate ma sono riusciti comunque a rimanere nella prima metà della flotta, con addirittura il sorprendente quinto posto di Bona e l’ottimo decimo di Zambelli. Bona corre su Onlinesim, il proto Manuard del 2008, riaggiornato in collaborazione con i ragazzi di Skyron Lab, che ha fatto vedere ottime cose durante questo 2015 di avvicinamento alla Transat. Zambelli sarà a bordo di Illumia del 2010, progetto Alex de Beaufort.

La mini transat, pur essendo a una sfida agonistica pura almeno per buona parte degli skipper in regata, conserva tutt’oggi alcune peculiarità quasi anacronistiche: divieto di utilizzo del cartografico, nessun supporto informatico per i collegamenti a terra, un solo aggiornamento meteo giornaliero da parte del comitato che comunicherà anche la distanza dal traguardo di ogni concorrente, non la posizione. Nel 2013 tutti ricorderanno la grandissima regata di Giancarlo Peote, beffato dalla rottura del bompresso dopo avere dominato lungo le oltre 4000 miglia del percorso. L’arrivo finale sarà ancora una volta a Pointe à Pitre, Guadalupe, con scalo a Lanzarote.

Si tratta di un’edizione assai cosmopolita, con ben 16 Paesi rappresentati tra i 74 iscritti totali. L’Italia è terza per numero di presenze dopo la Francia (40) e la Spagna (7).

http://www.minitransat-ilesdeguadeloupe.fr/

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