Isola Chatham, Nuova Zelanda- E’ iniziata la cavalcata nei Cinquanta Urlanti per la flotta della Volvo Ocean Race. A 48 ore dalla partenza la tappa più attesa della Volvo Ocean Race, quella di Capo Horn e del Southern Ocean, vede la flotta già lanciata in un infinito lasco in planata sulle onde. La discesa a est della Nuova Zelanda è stata rapidissima, com medie sui 22-23 nodi un po’ per tutti. Il limite dei ghiacci, collocato in questa prima fase della tappa ai 55° Sud per poi risalire fino ai 53° S, consentirà alla flotta di scendere ancora di circa 250 miglia prima di dirigere a est verso Capo Horn.
Il limite dei ghiacci probabilmente condizionerà le scelte dei navigatori, con tutte le barche che dovrebbero seguire il limite in latitudine Sud strambando sulla sezione favorevole dei sistemi meteo, almeno fino a che riusciranno a restarci “sopra”.
Alle 20:00 CET in testa è Vestas, con 2,2 miglia di vantaggio su Akzonobel e 4,2 su Mapfre. Seguono gli altri con Scallywag che chiude la flotta a 14 miglia dal leader.
A bordo di tutti i team i velisti raccontano di un brusco abbassamento della temperatura dell’aria e dell’acqua, un chiaro segnale che la flotta si sta addentrando nell’Oceano Meridionale, la grande massa d’acqua che circonda il continente antartico. “Abbiamo notato che comincia a fare freddo, soprattutto l’acqua è più fredda.” Ha spiegato l’olandese Carolijn Brouwer, una delle veliste di Dongfeng Race Team. “Stiamo andando a sud velocemente, a circa 20 nodi. Ma c’è ancora tanto davanti a noi, questo è solo un warm-up, anzi un cool down, a seconda di come lo si voglia vedere.”

“Siamo già a mille!” Ha detto lo skipper australiano di Sun Hung Kai/Scallywag, Dave Witt. “Questa tappa è probabilmente la cosa più bella e stressante che farò mai, penso. Navigare è la parte più facile, mi piace, ma è la pressione su tutti, sugli sponsor, su di me, sulle relazioni umane, è quella la cosa più difficile.”
A bordo di Team AkzoNobel, attualmente in terza piazza, la medaglia d’oro olimpica dei 49er FX a Rio 2016 Martine Grael si sta preparando mentalmente per la sua seconda volta nel Southern Ocean. “Ci si bagna già parecchio,” ha detto la brasiliana. “E presto farà anche un bel freddo. Vediamo come sarà dopo una settimana sempre bagnati. Non sarà facile ma non vedo l’ora di imboccare l’autostrada che ci porterà fino al Sud America.”