Aggiornamento- Al rilevamento di domenica mattina (9 CET) Brunel ha preso la testa uscendo bene dalla sua poisizione più settentrionale. 24 miglia di vantaggio su Dongfeng. Mapfre appare un po’ in difficoltù, con velocità ridotta a 14 nodi contro i 19-20 degli altri, forse a causa dei problemi tecnici ai carrelli della rotaia randa comunicati ieri. Gli spagnoli sono scesi al quinto posto a 41 miglia da Brunel.

Capo Horn– Il Southern Ocean al suo peggio si sta facendo sentire sulla flotta della Volvo Ocean Race, che si trova nel punto più remoto dell’intero Pianeta, a circa 2.000 miglia da Capo Horn e a 2.300 dalla Nuova Zelanda. La flotta si è divisa in due gruppi, con Mapfre e Turn the Tide on Plastic che navigano ai 52° 30′ Sud, al limite della zona proibita dei ghiacci, e Brunel, Akzonobel, Vestas e Dongfeng che hanno scelto di navigare intorno ai 51° Sud. Più staccato Scallywag. Per tutti venti sui 25-35 nodi e onde di cinque metri in una planata pressoché continua.
Alle 16:18 CET Mapfre era in testa con 8,4 miglia di margine su TTTOP e 18 su Brunel. Il passaggio da Capo Horn è previsto tra quattro giorni e mezzo.

“Abbiamo un piccolo problema alla rotaia dell’albero.” Ha scritto in una email da bordo lo skipper Xabi Fernández da Mapfre questa mattina. “Abbiamo fatto una riparazione temporanea e restiamo in regata.” L’esperto navigatore Juan Vila ha aggiunto: “Restiamo concentrati per salvaguardare gli uomini e la barca. Abbiamo avuto una rottura sulla rotaia e ora dobbiamo cercare di restare in equilibrio fra spingere a fondo e sapere quando è il momento di togliere il piede dall’acceleratore.”
Sun Hung Kai/Scallywag, che si trova in coda alla flotta con un distacco di un centinaio di miglia, ha pure informato di avere subito un danno a una puleggia delle sartie volanti. Il danno è stato riparato velocemente e il problema è stato risolto, ma il team ha perso alcune miglia. “Stavamo strambando al limite della zona di esclusione dei ghiacci e la puleggia si è messa al contrario, quindi quando abbiamo tirato la volante si è rotta e ha tranciato la coda della cima.” Ha spiegato lo skipper David Witt. “Siamo stati fortunati, avremmo potuto rompere la volante e perdere l’albero. Abbiamo dovuto fare una riparazione di fortuna, rimontare il tutto e ripartire. Siamo 110 miglia dietro, ma sono cose che succedono.”

“Ci sono 35/4 nodi di vento e onde enormi.” Ha spiegato in un collegamento video lo skipper olandese di team Brunel Bouwe Bekking. “Da un lato è una navigazione molto divertente, ma dall’altro è abbastanza stressante perché si sa che se qualcosa va storto, va terribilmente storto. Bisogna riuscire a trovare il giusto equilibrio.”