Genova– Presentata questa mattina, presso la storica sede dello Yacht
Club Italiano di Genova, la nuova barca di Ambrogio Beccaria, “Alla Grande – Pirelli”. A
bordo di questo Class40 totalmente made in Italy, lo skipper milanese parteciperà alla
più nota regata transatlantica in solitaria, la Route du Rhum, in partenza il prossimo 6
novembre.
Presenti al debutto della barca il Presidente dello YCI Gerolamo Bianchi a fare
gli onori di casa, il Sindaco di Genova, Marco Bucci, Simona Giorgetta, Membro CdA
Mapei e, in collegamento video, Marco Tronchetti Provera, Vice Presidente esecutivo e
CEO di Pirelli. Ha moderato l’incontro la giornalista di Sky Sport Eleonora Cottarelli.

Alla Grande – Pirelli, nel rispetto delle regole della classe di appartenenza, è una barca che presenta diverse innovazioni. Concepita partendo dall’esperienza di Ambrogio e del progettista, nasce da una lunga serie di studi e simulazioni: sono stati presi in
considerazione più di quaranta tipi di scafi per disegnare Alla Grande – Pirelli.
“Il risultato è una barca facile in condizioni difficili, facile da governare con 30 nodi, facile da spingere al massimo”, dice Beccaria. “Alla Grande- Pirelli, infatti, possiede un centro di gravità molto a poppa: l’idea è che la prua non fenda le onde, ma ci rimbalzi sopra, come un sasso largo che rimbalza sulla superficie dell’acqua. Tutti i Class40 sono simili e tutti cerchiamo la velocità: a me interessava di avere più controllo che velocità di punta”, continua Beccaria.
Il controllo è la caratteristica principale di Alla Grande e si sposa benissimo con il celebre pay off di Pirelli – “Power is nothing without control”, che non a caso campeggia sulle vele e sotto lo scafo.
Oltre alla prua larga (scow), altre caratteristiche innovative di Alla Grande – Pirelli sono il bompresso orientabile e non fisso, i timoni basculanti ad ala di gabbiano, dei ballast da 750 litri per lato per controbilanciare la forza sbandante, il barber a poppa che funziona al contrario (per modificare il punto di scotta dello spi) e soprattutto il pozzetto coperto, altra unicità sulle barche di questa classe che permetterà allo skipper di navigare anche a velocità elevate in una situazione di relativo comfort.
La barca, disegnata da Gianluca Guelfi in collaborazione con Fabio D’Angeli, è stata realizzata grazie al supporto del main e lead sponsor Pirelli. Il progetto si avvale, inoltre, della collaborazione e del sostegno di Mapei (global sponsor).
Una barca sicura, performante e spartana, Alla Grande – Pirelli è una barca lunga 40
piedi (circa 12,19 metri) e larga 4,50 metri, priva di una vera e propria cabina e senza
servizi igienici. “Rispetto al mini 6.50, dove sei sempre bagnato, qui sarò molto più in alto sull’acqua. Abbiamo studiato un pozzetto all’esterno completamente protetto, dove posso riposarmi. Per dormire abbiamo disposto un pouf che dovrebbe ammortizzare le botte date dalle onde”.
Per quanto riguarda l’alimentazione, oltre alle scorte di cibo liofilizzato,
Ambrogio avrà anche una cambusa composta principalmente da pasta e riso, da cucinare
in pentola a pressione. Banditi alcol e caffè, cioccolato solo in minime quantità. Il sonno a bordo di una barca del genere è del tipo polifasico: si dorme ogni 20 minuti, un modo di riposare molto simile a quello degli animali. “In fondo, in oceano siamo un po’ come delle prede, noi esseri umani dobbiamo stare sempre all’erta”, continua Ambrogio.
La barca a vela è un piccolo microcosmo dove s’impara presto a risparmiare le risorse e a
dosare le energie, sia quelle fisiche che quelle esterne. Alla Grande – Pirelli si alimenta con energie rinnovabili, producendo acqua con un dissalatore a suo volta alimentato da energia prodotta con i pannelli solari. L’utilizzo di plastica mono-uso sarà limitato ai minimi termini e i pochi oggetti di plastica sono ri-utilizzabili.
Inoltre, sono stati utilizzati i compositi di Northern Light Composite: una fibra di lino e una resina termoindurente e riciclabile, materiali a bassissimo impatto ambientale con cui sono stati costruiti alcuni elementi come i portelloni di prua e di poppa e il portastrumenti.
I pannelli solari, sviluppati in collaborazione con Solbian, sono montati sul ponte e
connessi al sistema elettrico di bordo, attraverso dei regolatori di carica MPPT (Maximum
Power Point Tracker) che riescono ad ottimizzare la carica al meglio.

Verso la Route du Rhum
Nei prossimi giorni Ambrogio salperà verso l’Atlantico per compiere le qualificazioni
necessarie prima della partenza della Route du Rhum.
La celebre transoceanica in solitaria, 3.542 miglia da Saint-Malo, in Bretagna a Pointe-
à-Pitre in Guadalupa, rende obbligatorio per tutti i concorrenti l’aver percorso in solitario almeno 1200 miglia. Ambrogio partirà da Lisbona il prossimo 25 settembre diretto in Bretagna, a Lorient, passando per le isole Azzorre. La navigazione in solitaria durerà una settimana circa.
Creata nel 1978, la Route du Rhum è il più importante evento di vela oceanica in solitario dopo il Vendée Globe. Vari navigatori italiani – Giovanni Soldini, Giancarlo Pedote, Andrea Fantini – l’hanno intrapresa, ma il solo professionista italiano ad averla vinta sin’ora è stato Andrea Mura nel 2010 nella classe Rhum.
Alla prossima edizione della Route du Rhum 2022 ci saranno in totale 138 imbarcazioni, di cui 52 Class40,la classe più numerosa.
L’esordio del cantiere SanGiorgio Marine
La costruzione del Class 40 Alla Grande – Pirelli si è svolta nel neonato cantiere
SanGiorgio Marine di Edoardo Bianchi, in passato project manager di Persico Marine nella
costruzione delle imbarcazioni foiling di Luna Rossa e lui stesso velista olimpico:
“Fino a oggi la tradizione oceanica ha avuto quasi un unico punto di riferimento a livello costruttivo”, dice Bianchi, “ed erano i cantieri bretoni: la grande sfida di “Alla grande” è quindi quella di far emergere l’Italia anche nel campo della vela oceanica. Per questo motivo sono molto fiero della decisione di Ambrogio. Vuol dire infatti aver scelto non solo l’eccellenza italiana in termini di design e stile, ma anche in termini costruttivi, con il coinvolgimento di un cantiere genovese. Finalmente possiamo portare il valore del made In Italy in giro per gli oceani”.
Marco Tronchetti Provera, Vice Presidente Esecutivo e CEO di Pirelli: “Questa è
una barca piena di creatività, di tecnologia e di passione. Una barca affascinante, che
incuriosisce molto perché sperimenta soluzioni progettuali innovative che nascono spesso
dall’esperienza in mare di Ambrogio. Alla Grande si presenta agli appassionati di vela
come una sfida nella sfida e anche per questo Pirelli è salita a bordo con entusiasmo. A
questo spirito temerario si uniscono l’impegno, la determinazione e la competenza di
Ambrogio oltre alla professionalità del team e del cantiere. Un ottimo mix che consentirà di puntare a risultati importanti e che, per le caratteristiche che mostra, richiamerà
l’attenzione di un pubblico molto più ampio attirato sia dalla sfida sportiva sia dal sapore d’avventura tipico delle imprese in solitaria”.
Marco Bucci, Sindaco di Genova: “In bocca al lupo ad Ambrogio Beccaria per
l’incredibile viaggio che si prepara ad affrontare – dice il sindaco di Genova Marco Bucci.
La Route du Rhum è uno dei più importanti eventi di vela d’altura al mondo e Ambrogio
potrà contare sulla sua nuova compagna di avventure “Alla Grande Pirelli”.
Un’imbarcazione frutto dell’ingegno italiano e varata proprio qui a Genova. Mai nessun
velista professionista del nostro paese è riuscito a trionfare in questa competizione, siamo pronti a seguire e a fare il tifo per Ambrogio Beccaria per scrivere la storia della Route du Rhum”.
Simona Giorgetta, membro del CdA Mapei: “Seguo Ambrogio da quando ha corso la
sua prima Mini-Transat. È un ragazzo speciale. Ha messo insieme una fantastica squadra
che lavora affiatata e che ha costruito una barca unica. È la prima volta di Mapei nella vela oceanica: sosteniamo Alla Grande – Pirelli con quel coinvolgimento che caratterizza le nostre avventure sportive, dal ciclismo al calcio”.
Scusate una domanda, ma nel 2010 chi ha vinto la Route du Rhum ? Perché così a memoria mi pare fosse un italiano
Scusate ma avevo scritto un commento per farvi notare che nel 2010 Mura ha vinto nella classe Rhum, quindi un pro italiano la RDR l’ha vinta. perché è stato cancellato ?
Giacomo